Crollano gli ordinativi industriali: -11,3% su base annua
Economia Lazio

Crollano gli ordinativi industriali: -11,3% su base annua

giovedì 23 giugno, 2016

 ROMA - Tracollo a cifra doppia per l'industria italiana che, nonostante gli annunci del Governo sulla tenuta delle previsioni sul PIL, non riesce ad invertire la rotta e continua ad avere un andamento altalenante.

[MORE]Secondo quanto certifica l'Istat con una nota diffusa nella giornata di giovedì 23 giugno, seppur su base mensile il fatturato e gli ordinativi dell'industria ad aprile hanno registrato una crescita - rispettivamente il 2,1% il primo e l'1% il secondo -, gli ordinativi su base annua registrano un vero e proprio crollo: nel confronto con il mese di aprile 2015, l'indice grezzo segna un calo dell'11,3%. La flessione maggiore si osserva nel comparto della fabbricazione di mezzi di trasporto (-29,4%).

Tornando al fatturato di aprile, l'aumento congiunturale è trainato dalla significativa crescita del mercato interno (+3,1%), come sottolineato nei giorni scorsi dal Ministro dell'Economia Padoan, mentre l'Istituto di Statistica rileva una sostanziale stabilità di quello estero (+0,2%).

La crescita degli ordinativi è, invece, il risultato congiunto di due fenomeni: di una flessione registrata sul mercato interno (-3,9%) e di un deciso incremento su quello estero (+8,1%).

Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo del fatturato mostra una leggera flessione (-0,2%) rispetto ai tre mesi precedenti, di cui -0,3% per il fatturato interno e -0,1% per quello estero. Al netto degli energetici – invece - si rileva un incremento dello 0,5%.

Nei dati corretti per gli effetti di calendario, poiché i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di aprile 2015, il fatturato totale registra in termini tendenziali una variazione positiva dello 0,1%, con +0,1% sul mercato interno e -0,1% su quello estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per energia (+10,0%), beni intermedi (+1,8%), beni strumentali e beni di consumo (+1,4% per entrambi).

L'indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, del 3,0%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dell'energia. L'incremento tendenziale più rilevante si registra nelle altre industrie manifatturiere (+9,1%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-20,2%).

Daniele Basili


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