Sanita': Tallini (Misto), vicenda Marrelli conferma caos settore
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CATANZARO, 09 LUGLIO 2015 - "La vicenda del 'Marrelli Hospital' di Crotone, struttura privata d'eccellenza costretta l'altro giorno ad una protesta eclatante, e' emblematica della confusione che regna nella sanita' pubblica e privata in Calabria. Un settore che, nonostante l'incidenza della spesa per l'emigrazione sanitaria, stenta a riorganizzarsi sulla base dei criteri di efficacia ed efficienza". Lo sostiene il consigliere regionale del Gruppo Misto Mimmo Tallini che spiega: "Il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, negli ultimi anni ha subito una duplice compressione: da un lato, a causa della necessita' del contenimento della spesa pubblica e, dall'altro, a causa dell'immobilismo istituzionale. [MORE]
Per quanto riguarda il primo aspetto, i tagli non sempre sono stati eseguiti con la necessaria ponderazione. Sul secondo aspetto, non puo' che rilevarsi la staticita' della burocrazia, della struttura commissariale e del governo della Calabria. La riprova di tutto cio' si ha osservando quanto accade in materia di autorizzazione (cliniche e quant'altro) di chi opera nella sanita' da parte della Regione. Qui i tempi di attesa, per perfezionare le previste procedure, risultano ingiustificatamente dilatati. Pertanto, numerosi istituti sono impossibilitati ad avviare tale fondamentale attivita' che, esercitata con efficacia e con costi spesso inferiori a quanto accade nel pubblico, sarebbe ideona a soddisfare il diritto di salute dei calabresi.
La celerita' della definizione delle procedure di autorizzazione avrebbe, di per se', molteplici effetti positivi: arginerebbe l'emigrazione sanitaria e ridurrebbe i lunghi tempi di attesa per esami sanitari di vario genere. Senza tacere delle importanti ricadute occupazionali che si avrebbero, come nel caso del 'Marrelli Hospital', sui territori angustiati da percentuali di disoccupazione da capogiro. E' evidente - conclude - che e' giunto il momento di invertire la rotta. Occorre assolutamente accelerare le procedure per la definizione delle pratiche in itinere ed e' necessario che il Commissario per la sanita' agevoli rapidamente un percorso capace di offrire concretezza al diritto alla salute". (Agi)