Ruggero Pegna: a proposito del Coronavirus ‘Covid-19 un nemico invisibile’
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LAMEZIA TERME (CZ) 8 MAR - La situazione e' davvero insolita e imprevedibile. Un nemico invisibile, il coronavirus, minaccia il mondo e, incredibilmente, lo sta mettendo sottosopra, da un emisfero all’altro.
Abbiamo investito miliardi in tecnologia per porti ed aeroporti, alle frontiere, in meccanismi di controllo e sicurezza pure spaziali, in software e robot da fantascienza ma questo nemico sfugge a tutto. Non lo blocca un metaldetector, non si nasconde in valigia, sbeffeggia i potenti, non possono fermarlo né Trumph né Kim Jong-un e nemmeno la Brexit, non esistono vaccini e medicine e, cinicamente, usa noi stessi per diffondersi e tentare di distruggerci.
In Italia, addirittura, ha ribaltato luoghi comuni, teorie politiche e geografia. Il Nord è diventato pericolo per il Sud e il virus non è sbarcato con i migranti poveri, ma e' arrivato in aereo, in business class, probabilmente nella ricca e schizzinosa Germania, in bocca a un manager di un’industria cinese. In tanti si preoccupavano che il nero portasse malattie incurabili e, invece, i colori più pericolosi si sono dimostrati il bianco e il giallo, quello con cui ormai convivevamo serenamente senza accorgercene.
Cinese era sinonimo di risparmio, di piccoli affari, anche di lusso per chi non poteva permettersi una Luis Vuitton originale, per non parlare degli snob della gastronomia! Fieri di poter raccontare di aver mangiato una zuppa di grilli, la caccia al ristorante cinese era diventata quasi uno status.
Ultimamente, li vediamo seduti in giacca e cravatta anche nelle principali tribune delle serie A del calcio, noi tutti esperti e convinti che spendano miliardi senza capirci niente, ma in fondo ben accetti! Tanto non parlano con nessuno e si fanno i fatti loro, sostenevano in tanti. L’unica preoccupazione che ci ponevamo era sapere dove seppellissero i cari estinti.
In pochi giorni l’Italia, Paese ospitale per eccellenza, è diventata ospitale anche per il coronavirus, al punto da essere additata a pericolo mondiale. Noi che respingevamo tutti, Ong per prime, ora chiediamo aiuto alle Ong e siamo respinti pure in Thailandia, alle Maldive e, perfino, in Nigeria!
Ospitali e anche fessi! Siamo riusciti a far credere ovunque che siamo stati il focolaio d’Europa, mentre ancora una volta la vera colpa è dei tedeschi!
Un dato in Italia rimane costante: la Calabria è tra gli ultimi anche in questa classifica! Questa volta, però, stare in coda a tutti è quasi un privilegio. Anche il coronavirus ci teme, gridano in molti postando foto di soppressate, pitte nchiuse e calici di vino!
Saranno le temperature più miti, l’assenza di smog presente invece in Cina e Nord Italia, la miseria, l’uso abbondante di peperoncino, ma pare che da qui voglia stare alla larga. La parola ‘nduja, in effetti, fa paura quanto le foto delle cipolle rosse, simili a pericolose bombe a mano!
Ed ecco l’altro paradosso. Dopo milioni di euro spesi per spot pubblicitari, la perla di qua, la perla di là, il cuore del Mediterraneo e vi accogliamo col cuore in mano, i bronzi e la facce di bronzo, è bastato un virus per fare scappare tutti verso il Sud.
Umiliati, emarginati, esclusi e malvoluti, spesso scansati e abbandonati anche da molti stessi meridionali che hanno deciso di andare a studiare o a lavorare altrove, sputandoci di tutto addosso per primi, ora siamo diventati improvvisamente la meta più ambita del Paese.
E’ bastata la soffiata sul nuovo Decreto, che praticamente chiude il Nord, per fare preparare valigie e bagattelle e far correre in migliaia alla stazione più vicina.
I Calabresi, notoriamente dal cuore grande, siamo finalmente soddisfatti? E no! Ora ve ne state a casa vostra, è il grido che si alza da Capo Sud al Pollino, guidati da Cetto La Qualunque che, giustamente e indubbiamente, invoca il Regno delle Due Calabrie! Chi vuole bloccare le stazioni, chi gli aeroporti, chi finanche strade e autostrade, invocando perfino l’intervento dei Cacciatori d’Aspromonte!
Sarà stata una soffiata premeditata e ben studiata per svuotare Milano e la Padania dai Meridionali? In un momento di penuria di posti letto in Ospedale ovunque, a volte a pensar male ci si azzecca.
Mettendo da parte paure e fantasmi, però, pensiamo positivo e cerchiamo di sfruttare l’occasione. Che non possa essere, finalmente, l’esplosione del Turismo in Calabria? Prepariamoci a un’estate da sogno e non facciamoci trovare impreparati: menù anche in lombardo e caramelle alla ‘nduja per tutti i bimbi!
Ruggero Pegna