Perugia: Nota della Curia arcivescovile sul rinnovo delle Amministrazioni comunali
Cronaca Umbria

Perugia: Nota della Curia arcivescovile sul rinnovo delle Amministrazioni comunali

giovedì 12 giugno, 2014

PERUGIA, 12 GIUGNO 2014 – Ben quindici dei diciotto Comuni il cui territorio insiste nell’Archidiocesi perugino-pievese sono stati interessati dal rinnovo dei Sindaci e dei Consigli comunali. La Curia arcivescovile esprime le sue felicitazioni a quanti sono stati eletti o rieletti; rivolge nel contempo un sentito ringraziamento ai Sindaci e alle Amministrazioni comunali uscenti, per la collaborazione instaurata con l’Archidiocesi e le Parrocchie dei rispettivi territori.

La Curia augura buon avvio di mandato ai sindaci di: Bastia Umbra, Stefano Ansideri; Castiglione del Lago, Sergio Batino; Lisciano Niccone, Gianluca Mascioni; Magione, Giacomo Chiodini; Marsciano, Alfio Todini; Monteleone di Orvieto Angelo Larocca; Paciano, Riccardo Bardelli; Panicale, Giulio Cherubini; Piegaro, Roberto Ferricelli; San Venanzo, Marsilio Marinelli; Torgiano, Marcello Nasini; Tuoro Sul Trasimeno, Patrizia Cerimonia; Umbertide, Marco Locchi; ed in particolare ai primi cittadini dei due Comuni dei quali l’Archidiocesi porta la denominazione, Perugia e Città della Pieve, rispettivamente Andrea Romizi e Fausto Scricciolo. Ai Sindaci uscenti Wladimiro Boccali e Riccardo Manganello va il ringraziamento per la proficua collaborazione - improntata al reciproco rispetto dei ruoli - realizzata nell’ultimo quinquennio soprattutto in campo sociale e culturale. [MORE]

La Curia apprezza inoltre l’impegno di quanti, sia appartenenti a formazioni politiche che provenienti dalla “società civile”, si sono presentati agli elettori, ricevendone in non pochi casi la fiducia per rendere un servizio alla comunità nelle sue esigenze sociali. Essi hanno incarnato un desiderio di rinnovamento che le urne hanno premiato, nonostante la diminuzione non trascurabile dei votanti. La Politica deve tornare ad essere vissuta come «la più alta forma di carità» - secondo il dettato di Paolo VI. Essa infatti, come afferma Papa Francesco, «è servire il bene comune», e non è lecito ai cristiani «lavarsene le mani. Tutti noi dobbiamo dare qualcosa, tutti noi dobbiamo partecipare alla politica!». È ancora il Papa a chiedere «a quanti hanno responsabilità politica di non dimenticare due cose: la dignità umana e il bene comune», ricordando che «quando la società è organizzata in modo tale che non tutti hanno la possibilità di lavorare …, quella società non va bene: non è giusta».

La Curia augura pertanto ai neo-eletti e alle Amministrazioni comunali di lavorare in tali direzioni, assicurando la propria collaborazione soprattutto nelle azioni a vantaggio dei poveri, delle nuove generazioni e della famiglia.

(notizia segnalata da Riccardo Liguori – U.S.DI ARCHIDIOCESI METROPOLITANA DI PERUGIA-CITTÀ DELLA PIEVE)
 


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