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MILANO, 23 GENNAIO 2015 - È stato dimesso il bimbo nato dalla mamma in stato di morte cerebrale. Nato lo scorso 18 dicembre presso l’ospedale San Raffaele dopo 32 settimane di gestazione, delle quali nove avvenute artificialmente, il piccolo è lasciato l’ospedale con un peso di 2 chili e 600 grammi.
Le sue condizioni di salute, come conferma la stessa struttura ospedaliera sono buone e “rientrano nel quadro di normalità” previsti per un bimbo nato prematuramente. La madre, milanese di 36 anni, era stata ricoveramento presso il San Raffaele lo scorso 21 ottobre in condizioni di morte cerebrale a causa di un’emorragia quando si trovava alla 23esima settimana di gravidanza. Obiettivo prefissato era quello di giungere fino alla 28esima settimana di gravidanza e per tale ragione la donna era stata sottoposta a supporto respiratorio, cardiocircolatorio e nutrizionale. Quando nato il bimbo pesava 1 chilo e 800 grammi e le sue condizioni generali erano buone, con autonoma attività respiratoria. Dopo l’intervento, i familiari della donna hanno consentito il prelievo di organi a scopo di trapianto.
«Questo caso umanamente e scientificamente eccezionale — afferma Il direttore della Ginecologia, Massimo Candiani.i — è stato gestito grazie a un’autentica collaborazione multidisciplinare che ha consentito l’esito neonatale ottimale. Si parla spesso di approcci multi specialistici al paziente e in questo caso le molte competenze messe in campo sono state realmente straordinarie, consentendoci di dimostrare cosa intendiamo per gestione completa della gravidanza, anche nelle sue più complesse manifestazioni».[MORE]
Dal momento della nascita il team di neonatologi diretto dal dottor Graziano Barera si è occupato del bambino. «Il decorso durante la degenza - ha spiegato lo stesso Barera - si è svolto in modo regolare e privo di complicanze, è stato garantito il supporto nutrizionale, inizialmente per via venosa, fino alla piena autonomia alimentare».
(Immagine da isoladeicassintegrati.com)
Giovanni Maria Elia