Mafia, colpo duro al clan di Messina Denaro: sequestrati 13 milioni
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PALERMO, 3 DICEMBRE 2015 - Matteo Messina Denaro e il suo clan sono stati ancora una volta colpiti duramente. Le forze dell’ordine hanno infatti sequestrato al boss e fiancheggiatori, fedelissimi del superlatitante beni per un valore di 13 milioni di euro. Il sequestro è stato richiesto dal procuratore aggiunto Teresa Principato e dai sostituti Paolo Guido e Carlo Marzella della Dda di Palermo, al termine di nuove indagini condotte da Finanza, Polizia e Carabinieri, Gico, Squadre Mobili di Trapani e Palermo, Sco e Ros. Tra i beni sequestrati: società, case, auto, finanziamenti pubblici, carte di credito, patrimoni che stavano per essere venduti.
I destinatari del maxi sequestro sono Vito Gondola, allevatore, pluripregiudicato, 77 anni, Michele Guacciardi, imprenditore agricolo, pregiudicato, 62 anni , Mimmo Scimonelli, gestore di supermarket, pregiudicato, 48 anni, Pietro Giambalvo, allevatore, pregiudicato, 77 anni. Tutti da poco arrestati nell’ambito dell’operazione antimafia Ermes, sorpresi a trasferirsi l’un l’altro gli ordini che attraverso i “pizzini” arrivavano loro dal boss latitante Messina Denaro.[MORE]
Il sequestro è scattato dopo che dal carcere due dei coinvolti, Gondola e Scimonelli, avevano dato ordine ai familiari di vendere ogni bene, di creare nuove società perfettamente pulite. A sostenere il sequestro anche il risultato di tutta una serie di pedinamenti che prima di far scattare gli arresti hanno visto gli investigatori pedinare l’imprenditore Scimonelli in molti suoi viaggi dalla Sicilia, verso Roma, Milano e la Svizzera. Le indagini ancora proseguono.
(foto dal sito
Michela Franwww.unionesarda.it )zone