Donna 'schiava' e costretta a velo islamico, italiano arrestato
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CATANIA, 4 OTTOBRE - Siciliano, diceva di essersi convertitosi all'Islam e così si presentava sempre come originario del Marocco e diceva di chiamarsi Yussuf, in realtà era italiano e si chiama Giuseppe D'Ignoti di 31 anni.
La Digos della questura lo ha arrestato su ordinanza di custodia cautelare per riduzione in schiavitù, violenza sessuale continuata, sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali gravissime commessi nei confronti della donna con cui aveva convissuto nel periodo dallo scorso mese di aprile al 20 settembre.
La vittima, di nazionalità russa, era costretta a indossare il velo islamico, a pregare insieme all'uomo e a visionare vari video in cui erano riprese uccisioni commesse da uomini arabi in divisa nera e verde a prigionieri occidentali, uccisi perchè ritenuti "infedeli".
La donna era da tempo residente in Italia in un piccolo paese della Lombardia ed aveva conosciuto il suo aguzzino sul finire del 2016, su un gruppo aperto di whatsapp. Dopo essersene invaghita, tanto da lasciare il paese in cui viveva, lo aveva raggiunto a Catania, ma dopo un breve periodo di serenità, la convivenza era diventata un calvario.
La vittima, dopo l'ennesima aggressione, è riuscita a fuggire proprio mentre si trovava ricoverata presso un ospedale catanese. Da lì ha iniziato un lungo viaggio in treno per giungere a Torino dove, lo scorso 22 settembre, ha sporto una denuncia dettagliata dei fatti subiti al personale della Squadra Mobile della Questura.
L'indagine della Digos di Catania guidata dal neo dirigente Marica Scacco ha permesso l'arresto dell'uomo, che in passato era già stato condannato per il reato di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti nei confronti dell'ex moglie e aveva scontato la pena in carcere dal 2010 al 2015. [MORE]
Emanuela Salerno
Fonte immagine: www.lanazione.it