Dalla condanna per i fatti della Diaz ai vertici Antimafia: è polemica per la nomina di Caldarozzi
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ROMA, 27 DICEMBRE - Non si placa la polemica per la nomina da parte del ministero dell’Interno di Gilberto Caldarozzi, ex capo della sezione Criminalità organizzata della polizia (Sco), a numero 2 della direzione investigativa Antimafia. Caldarozzi è stato condannato in via definitiva a 3 anni e 8 mesi di carcere per falso per i fatti del G8 del 2001 a Genova: per vittime, avvocati e magistrati che hanno combattuto per la verità su quei pestaggi, il nuovo incarico è “qualcosa di grottesco”. [MORE]
Per la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, Caldarozzi è stato uno dei responsabili di quanto fatto a Genova dalle forze di polizia. Per la Cassazione quei fatti avevano gettato “discredito sull’Italia agli occhi del mondo intero”. Nelle scorse settimane, il primo a sollevare il dibattito era stato il sostituto procuratore generale Enrico Zucca, secondo cui “l’ultimo dei rientri che si fa fatica a conciliare con quanto espresso nei confronti del condannato in sede di giudizio di Cassazione è quello che riguarda l’attuale vicecapo della Dia, che vanta nel curriculum il ‘trascurabile’ episodio della scuola Diaz”.
Secondo Laura Tartarini, avvocato genovese che ha seguito tanti ragazzi arrestati ingiustamente nel 2001, “lo dovrebbero rimuovere: è bizzarro che il ministro lo ritenga all’altezza di un ruolo così importante, visto che è stato condannato in via definitiva per aver partecipato alla realizzazione di false prove. Ma del resto tutti i condannati per quelle vicende si sono sempre comportati come se avessero fatto il loro dovere, come se fossero loro le ingiuste vittime”. E poi ancora: “La cosa che fa ancora più specie è che nessuno dei politici pronto a battersi per la legalità abbia detto nulla su questa nomina”.
In realtà, la reazione di una parte della politica c’è. È quella di Andrea Maestri e Luca Pastorino, deputati di Possibile ed esponenti di Liberi e Uguali, che hanno annunciato un’interrogazione parlamentare sulla nomina di Caldarozzi. “Prima che dal Quirinale risuoni il gong di fine legislatura, interrogheremo il ministro Minniti su una nomina indecente che ha la sua firma e porta la sua responsabilità politica. Gilberto Caldarozzi è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione per la ‘macelleria messicana’ alla scuola Diaz di Genova al G8 del 2001, dopo avere scontato un’interdizione di 5 anni dai pubblici uffici: oggi viene riammesso e premiato da Minniti con la seconda carica della Dia”.
Maestri e Pastorino hanno aggiunto che “Caldarozzi può contare sull’amicizia dell’ex capo della Polizia De Gennaro, colui che da Roma inviò a Genova i funzionari di polizia che decisero il blitz sanguinario alla Diaz, come testimoniò Andreassi, l’allora vice di De Gennaro, fermamente contrario all’operazione. Minniti dovrà spiegare le ragioni di una scelta indecente e gravissima”.
Claudio Canzone
Fonte foto: ilfattoquotidiano.it