Calcio. Serie C: Catanzaro tra "Forza" e "Virtù", beneaguranti analogie col passato
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Calcio. Serie C: Catanzaro tra "Forza" e "Virtù", beneaguranti analogie col passato

domenica 29 agosto, 2021

Catanzaro, si riparte tra “Forza” e “Virtù”: analogie di buon auspicio 

CATANZARO, 29 AGO - A Catanzaro non c’è dubbio, siamo sempre alla ricerca di un appiglio al passato, una sorta di “captatio benevolentiae” nei confronti del destino, spesso rivelatosi amaro per i giallorossi ma dal quale tutti, prima o poi, ci attendiamo una mano tesa, quantomeno in base alla legge dei grandi numeri. Questa volta ci viene in soccorso la lingua madre, il latino, un ricordo benevolo all’ultimo anno di promozione in serie B, stagione 2003-04: in quell’occasione l’esordio al “Ceravolo” avvenne il 31 agosto contro la Vis Pesaro, la gara terminò 2-1 per i giallorossi con doppietta del bomber tanto atteso e desiderato Giorgio Corona che non deluse sin da subito le aspettative dei tifosi. A distanza di 18 anni, ancora l’esordio contro una “forza latina” e questa volta non è una semplice Vis ma una Virtus, che speriamo si traduca in un ulteriore vantaggio per il nostro attuale Catanzaro. Ecco dunque la Virtus Francavilla, in anticipo di soli due giorni rispetto al 2003, oggi 29 agosto. 

Ora come allora il bomber tanto atteso dai tifosi è arrivato in città, non è Giorgio Corona ma quel Pietro Cianci desiderio di mercato di tutte le big di serie C che la Società del Patron Noto si è aggiudicato dopo un’estenuante trattativa nata dai primi di luglio e conclusasi in questo mese di agosto, giusto qualche giorno fa. Tra i pali nelle due formazioni, due portieri esperti che alla stessa età (32 anni) iniziano la stagione, Silvio Lafuenti e Paolo Branduani. Una difesa granitica allora rappresentata dai vari Ciardiello, Zappella, Pastore, Ascoli, Dei, tutti protagonisti indiscussi, ora ha come protagonisti i nostri Fazio, Martinelli, Scognamillo, Gatti e l’ultimo arrivato in casa giallorossa De Santis. Il centrocampo si basava su esterni di livello come Ambrosino e il compianto Ferrigno, oggi abbiamo Rolando, Vandeputte, Porcino, Bearzotti e un certo Bamba che potrebbe essere una felice scoperta come si rivelò allora Toledo. E se Cinelli e Verna si prestano ad essere i nuovi Briano e De Simone, Vazquez o Carlini potrebbe eguagliare il Morello di allora. In panchina due allenatori pragmatici, Calabro e Braglia, che puntano prima di tutto sul gruppo e con l’obiettivo unico del risultato, com’è giusto che sia in un campionato così ostico come quello di serie C, dove abbiamo visto tutti che con il tanto decantato quanto ipotetico “bel gioco” non si va da nessuna parte.

Insomma tante analogie, tanti segnali positivi dal passato sembrano cogliersi a favore della nuova stagione ormai alle porte, dove il Catanzaro si presenta per la prima volta dopo tanti anni - finalmente e a giusta ragione - con i favori del pronostico, pur sempre in un girone molto competitivo e pieno di insidie. I tasselli sembrano essere tutti al posto giusto: una società forte, seria e oggi non più neofita grazie anche alla robustezza dei quadri dirigenziali, una squadra allestita con grande oculatezza facendo perno sulla difesa pezzo forte dello scorso anno, un allenatore che ora ben conosce la piazza, il “Ceravolo” che riapre i battenti sia pur in forma ridotta, un entusiasmo che trapela –in modo comprensibilmente contenuto – da tutte le parti in città, quanto mai pronto ad esplodere. E poi che dire, che la fortuna sia ogni tanto anche dalla nostra parte! 

Bene, ora tocca solo a voi cari giocatori provare a rendere speciale anche questa stagione, come fu quella di 18 anni fa: che “forza” e “virtù” siano con voi!

Danilo Ciancio


Autore
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