Vivisezione, Lav: "Aumento del ricorso a test invasivi e dolorosi"
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ROMA, 2 SETTEMBRE 2011 - La Lega Anti Vivisezione (Lav) lancia l'allarme di un “consistente aumento del ricorso a test invasivi e dolorosi” sugli animali e “una crescita degli impianti autorizzati” alla vivisezione. Per questo motivo chiede a Governo, Parlamento e mondo della ricerca “un maggiore impegno” per lo sviluppo di metodi alternativi agli esperimenti su animali.[MORE]
La gravità della situazione emerge dai nuovi dati del Ministero della Salute, grazie ad una sentenza del Tar che ne impedisce la segretezza. In particolare, sottolineano gli animalisti, “le autorizzazioni per gli esperimenti 'in deroga', ovvero l'impiego di cani, gatti e primati non umani, l'utilizzo a fini didattici o il non ricorso ad anestesia, sono aumentate da una media di 141 per il biennio del 2007-2009 a 204 per il 2008-2009”.
“Numeri quasi raddoppiati - commenta la Lav - per procedure che invece, per legge (Decreto Legislativo 116/92), dovrebbero rappresentare l'eccezione in quanto regolamentate in modo restrittivo”. “Le sperimentazioni senza ricorso ad anestesia - continua la Lega Anti Vivisezione - sono le più dolorose per gli animali, eppure nel 2008-2009 sono state effettuate ben 350 procedure senza il ricorso ad alcuna forma di lenizione”.
“Lascia amaramente stupiti - afferma Michela Kuan, responsabile nazionale LAV settore vivisezione - che vi sia un consistente aumento del ricorso a test invasivi e dolorosi e una crescita degli impianti autorizzati, nonostante lo scenario scientifico nazionale ed europeo sia sempre più orientato alla promozione di metodi sostitutivi all'impiego di animali”.
Lidia Tagnesi