Valeria Solesin, la vittima degli attentati a Parigi: "Una ragazza stupenda"
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VENEZIA, 15 NOVEMBRE 2015 – Non è solo la drammaticità della morte a rendere tragica la storia delle ultime ore di Valeria Solesin, la 28enne italiana vittima della strage di Parigi al Bataclan, ma anche la disperazione di una famiglia che naviga nell’incertezza sulla sorte della figlia.
Per il momento, nonostante non sia arrivata ancora nessuna conferma dalla Farnesina, sembrerebbe che Valeria debba considerarsi morta. L’ambasciatore italiano in Francia si è recato personalmente all’obitorio per controllare se, tra i corpi delle vittime, ci fosse anche quello della ragazza.
Ma in famiglia, la speranza è già venuta meno. Se non altro, da quando il fidanzato di Valeria, Andrea, ha comunicato che la ragazza era morta durante l’attentato, quando lui e gli altri amici l’avevano persa di vista. [MORE]
Nei giorni scorsi, sono stati tanti i tentativi di ritrovarla o, almeno, di accertarsi della sua condizione. La sera dell’attentato, Valeria si trovava con il fidanzato e un gruppo di amici all’entrata del teatro. Durante il caos che ha accompagnato l’esplosione, Valeria si è distaccata dal gruppo: “Già nella notte abbiamo tentato di contattarla ma non c'è stato nulla da fare nel caos che è seguito all'assalto del Bataclan. Sappiamo che era con un gruppo di conoscenti e stava entrando a teatro quando deve esserci stato l'assalto. Proprio in questa fase sarebbe stata separata dal gruppo perdendo la borsa con cellulare e documenti che è stata raccolta da una sua amica; poi il nulla”, ha raccontato un’amica veneziana all’Ansa.
A lasciare qualche speranza c’era il fatto che il nome di Valeria non comparisse nella lista dei morti. Per questo, varie campagne sono state lanciate su Twitter e Facebook, con appelli destinati a chiunque l’avesse vista. “Non abbiamo notizie di Valeria, sappiamo che non è nella lista dei deceduti, è un piccolo conforto. Speriamo sia tra i feriti, ma la Farnesina ci dice che gli ospedali parigini sono “blindati” ed è difficile accedere alle informazioni”, aveva detto, nelle scorse ore, la mamma di Valeria. Ad aggravare lo stato di incertezza vi era la consapevolezza che Valeria non avesse con sé alcun documento che permettesse l’identificazione.
Ma ora la situazione sembra terribilmente chiara: “Mi pare di capire che Valeria sia morta già venerdì", ha detto il padre del fidanzato di Valeria all’Adnkronos. “Non abbiamo avuto nessuna notizia dalla Farnesina ma lo abbiamo appreso attraverso il fidanzato e gli amici che hanno seguito la vicenda lì a Parigi e avrebbero avuto notizie della sua morte”.
Secondo il Gazzettino di Venezia, infatti, la polizia parigina avrebbe già confermato l’accaduto ma si aspetta l’annuncio ufficiale della Farnesina.
In queste ore, intanto, si susseguono i messaggi di cordoglio per la perdita di una ragazza brillante, che studiava a Parigi, come dottoranda, da sei anni: “Tra le vittime di Parigi c'è una ragazza stupenda, per anni volontaria di Ermergency. Un abbraccio alla famiglia. E buon vento, Valeria”, ha scritto su Twitter Cecilia Strada.
"Ciao Valeria, grazie. Anche lei tra le vittime del terrorismo che ha sconvolto Parigi. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla da volontaria di Emergency, prima a Venezia e poi a Trento. A lei un pensiero commosso e un abbraccio fraterno a tutti i suoi cari", ha scritto su Facebook Gino Strada.
“A nome mio personale e di tutta la Città di Venezia esprimo il cordoglio più profondo per la morte di Valeria Solesin”, ha invece scritto Luigi Brugnaro, il sindaco di Venezia.
(foto:facebook.com)
Sara Svolacchia