Crotone-Latina 4-0, Longo: "Il sogno ha fame. Proviamoci tutti insieme" (Video)


CROTONE – Un trionfo rotondo, un messaggio chiaro, una squadra che non vuole porsi limiti.
Crotone schianta il Latina con un perentorio 4-0 allo Scida e rilancia le proprie ambizioni in chiave playoff.
Ma oltre al risultato, a colpire è l'anima di questa squadra, l'identità profonda che si legge nei volti dei protagonisti e nelle parole di chi li guida: Mister Lamberto Longo.
"Essere chiamato sotto la curva è la soddisfazione più grande. Ma con me dovrebbero esserci altre 30 persone. Il mio staff, la direzione generale, tutti. Questo riconoscimento è collettivo. Se siamo arrivati fin qui, è perché abbiamo condiviso un'idea in cui pochi credevano, ma noi non abbiamo mai mollato", ha dichiarato Longo nel post partita, visibilmente emozionato.
Il richiamo alla passione è costante nelle sue parole. "Vorrei vedere più gente allo stadio. Non so cos'altro dobbiamo fare per riempire gli spalti. Chi c'è si moltiplica, ma ora abbiamo bisogno di tutti. Serve responsabilità collettiva per raggiungere qualcosa di straordinario".
Il match contro il Latina non era dei più semplici: "Hanno fermato la Juventus, sono una squadra ostica. Noi non siamo partiti benissimo, ma poi abbiamo accelerato e dominato. Abbiamo creato tanto, nove tiri nello specchio. C'è tanto da migliorare, ma la maturità della squadra è evidente".
Longo elogia chi ha saputo farsi trovare pronto: "Groppelli è cresciuto tanto. Rispoli ha fatto una partita esemplare, con umiltà, mettendosi a disposizione anche in ruoli diversi. Sono orgoglioso di loro, come di tutti. Il capitano fuori, che incita dalla panchina, è lo spirito che cerco: maturità e appartenenza".
E poi ci sono i "vecchietti terribili". Ricci, Murano, Gomez, Tumminello. "Oggi sono i nostri tre tenori. Ricci non appartiene a questa categoria, ha qualità da categorie superiori. Ma qui ha trovato un ambiente che lo ha fatto rifiorire".
Un passaggio emozionante arriva quasi in chiusura: "Noi siamo antifragili, come dice Taleb. Dagli errori ci siamo migliorati. Non dobbiamo mai darci per scontati. Come in un amore vero, serve sempre un 'ti amo' in più, un abbraccio in più. Così deve essere il nostro rapporto con la passione. Non bastano gli applausi quando si vince, servono spalle larghe nei momenti difficili".
Infine, un appello accorato alla città: "Il sogno non è solo nostro. Dentro lo spogliatoio ci diciamo che il sogno ha sempre fame. Non siamo sazi. La città deve avere fame con noi. Perché non vogliamo rimpianti. Proviamoci, tutti insieme".
Il Crotone non ha solo vinto una partita. Ha acceso una scintilla. E ora chiede alla città intera di soffiare su quella fiamma.