Chiodi attacca: via le università mediocri ed e' subito polemica
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L’AQUILA, 22 AGOSTO 2013 – Si accende la polemica sui social network in seguito alle dichiarazioni di Gianni Chiodi, presidente della regione Abruzzo, sulle università italiane, in particolare quelle di Bari, Messina e Urbino ultime nella classifica Anvur, l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario.
‹‹Crederò che il governo sia impegnato a ridurre le spese (per ridurre le tasse) quando Letta e Saccomani si recheranno a Bari, Messina o Urbino per spiegare che la chiusura di quelle Università (in fondo alla classifica Anvur) è nell’interesse dei loro figli›› ruggisce Chiodi sulla sua pagina Facebook e continua ‹‹Non è frequentando una fabbrica delle illusioni che ci si costruisce in futuro››. Dure le parole del presidente abruzzese che hanno suscitato altrettante dure reazioni dalle regioni chiamate in causa ma anche dalla stessa regione Abruzzo.
La prima a dire la sua è stata la Puglia. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, infatti, si è scagliato contro il presidente abruzzese, ‹‹pensi a ricostruire L’Aquila, se ci riesce, e non si comporti da sciacallo approfittando di discutibili graduatorie scritte nell’interesse delle università del nord al momento delle iscrizioni››. Non si fa attendere anche la risposta da Messina da parte del rettore dell’Università, Pietro Navarra, ‹‹I legittimi tormenti del presidente Chiodi su come ridurre le inefficienze del settore pubblico italiano apparirebbero più credibili se egli, piuttosto che guardare in casa d’altri, si facesse portatore di un progetto di riassetto istituzionale con l’obiettivo di ridurre il numero di Regioni tenendo conto della loro capacità di produrre ricchezza››.
E anche l’Abruzzo si scaglia a favore o contro le dichiarazioni di Chiodi. Secondo il consigliere regionale Riccardo Chiavaroli (Pdl) ‹‹Nessuna gaffe, nessuna provocazione ma un tema seriamente condiviso›› afferma, ricordando che il presidente aveva preso spunto dall’editoriale di Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera dal titolo “La ragnatela corporativa: i tagli della spesa possibili”; al contrario, invece, l’altro consigliere regionale del Pd, Camillo D’Alessandro, che accusa Chiodi di aver fatto una battuta da figlio di papà rammentando che non tutti possono permettersi di pagare e studiare nelle università private.
Erica Benedettelli
[immagine da corrieredelladriatico.it][MORE]