Cecilia Sala libera dopo 21 giorni in Iran: Giorgia Meloni accoglie la giornalista
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Cecilia Sala libera dopo 21 giorni in Iran: Giorgia Meloni accoglie la giornalista

giovedì 9 gennaio, 2025

Cecilia Sala torna in Italia: fine dell'incubo in Iran


Liberata dopo 21 giorni di detenzione, accolta da genitori e istituzioni italiane


La giornalista Cecilia Sala è tornata in Italia dopo 21 giorni di prigionia nel carcere di Evin, in Iran. Il suo rilascio è stato annunciato a sorpresa dalla Presidenza del Consiglio, segnando la conclusione di un delicato negoziato diplomatico. Ad accoglierla all'aeroporto di Ciampino c'erano i genitori, il premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani.


Le trattative dietro il rilascio


Sala, fermata a Teheran il 19 dicembre con l'accusa di violazione delle leggi iraniane, ha vissuto tre settimane di tensione e difficoltà in un carcere noto per la detenzione di prigionieri politici. La svolta è arrivata nella notte, con l'intervento diretto del capo dell'Aise, Giovanni Caravelli, che ha riportato Sala in Italia.


Le interlocuzioni tra Roma, Teheran e Washington si sono rivelate cruciali, in un contesto complicato dalla vicenda dell’ingegnere iraniano Mohammed Abedini Najafabadi, arrestato a Malpensa su richiesta americana e considerato una pedina centrale nei rapporti tra Italia e Iran.


L’arrivo a Ciampino e il messaggio di Meloni


A Ciampino, Sala è stata accolta con un applauso e le parole di Meloni: "Non dire niente, ora devi solo stare serena". Visibilmente commossa, la giornalista ha ringraziato con un gesto semplice, portandosi le mani al petto. Poco dopo, ha abbracciato i genitori e il compagno, Daniele Raineri. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio apprezzamento per il risultato raggiunto, ringraziando le autorità coinvolte.


La reazione degli Stati Uniti


Gli Stati Uniti, pur congratulandosi per la liberazione, hanno sottolineato che la gestione del caso è stata interamente italiana. John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, ha dichiarato: "La decisione è stata del governo italiano dall’inizio alla fine". Washington, tuttavia, ha evidenziato la propria preoccupazione per la detenzione arbitraria di cittadini stranieri da parte del regime iraniano.


Il nodo Abedini e le implicazioni geopolitiche


Il rilascio di Cecilia Sala è stato seguito da dichiarazioni ambigue da parte di Teheran, che auspica ora la scarcerazione di Abedini. L’ingegnere, detenuto a Milano, è accusato di aver fornito componenti per i droni Shahed, utilizzati in attacchi che hanno colpito obiettivi americani. Gli Stati Uniti si oppongono fermamente alla sua liberazione, preoccupati per la proliferazione di armi iraniane nella regione.


Un caso simbolico per la libertà di stampa


La vicenda di Sala evidenzia i rischi affrontati dai giornalisti nelle aree di crisi. La Casa Bianca ha ribadito l'importanza di proteggere chi, come Cecilia, lavora per informare l’opinione pubblica in contesti pericolosi.


Conclusione


Cecilia Sala è tornata a casa, ma la sua vicenda rimane un tassello in una complessa partita diplomatica che coinvolge Italia, Iran e Stati Uniti. La giovane reporter, con un breve messaggio ai colleghi, ha espresso il sollievo per la fine di un incubo: "Ciao, sono tornata".


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