

Ucraina, diplomazia in movimento: vertice europeo a Parigi, martedì incontro USA-Russia a Riad
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Summit Europa-Ucraina: Vertice a Parigi, Incontro USA-Russia a Riad
Macron riunisce i leader europei per evitare l'esclusione dai negoziati tra Mosca e Washington
PARIGI - L'Europa prova a riprendersi un ruolo centrale nella crisi ucraina. Dopo l'esito deludente della Conferenza di Monaco, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato oggi a Parigi un summit informale con i principali leader europei. L'obiettivo è chiaro: impedire che i negoziati per il cessate il fuoco restino un affare esclusivo tra Stati Uniti e Russia.
Nel frattempo, un importante incontro tra delegazioni di Washington e Mosca è previsto per martedì a Riad, come riportato dal quotidiano russo Kommersant. La delegazione statunitense sarà composta dal segretario di Stato Marco Rubio, dal consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Walz e dall'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff. Ancora incerta la rappresentanza russa, anche se fonti non ufficiali indicano la possibile partecipazione del ministro degli Esteri Serghei Lavrov.
Trump: "Zelensky sarà coinvolto nei negoziati"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ribadito che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà parte integrante delle trattative di pace. Tuttavia, il leader di Kiev mantiene una posizione chiara: siederà al tavolo solo con Putin e con un piano elaborato insieme a USA, Ucraina ed Europa. Nel frattempo, Washington accelera: secondo Bloomberg, l'amministrazione Trump punta a una tregua entro Pasqua.
L'Europa tra diplomazia e sicurezza
L'Eliseo punta a consolidare il ruolo dell'Europa nella gestione della crisi. "Dobbiamo fare di più e meglio per garantire la nostra sicurezza", ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot. Al vertice di Parigi parteciperanno i leader di Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, oltre al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e il segretario generale della NATO Mark Rutte.
Secondo un'analisi dell'Istituto Kiel, l'Europa ha già stanziato 70 miliardi di euro in aiuti finanziari e umanitari, oltre a 62 miliardi in aiuti militari. Numeri che superano il contributo degli Stati Uniti, che ha erogato 64 miliardi in aiuti militari e 50 miliardi in fondi umanitari e finanziari. Questo dato rappresenta un punto di forza per Bruxelles nel tentativo di ottenere un ruolo più attivo nei negoziati.
Sanzioni e garanzie di sicurezza per Kiev
Uno dei temi centrali dell'incontro sarà il pacchetto di sanzioni europee contro Mosca, una leva che Bruxelles vuole sfruttare per pesare nelle trattative. Sul tavolo anche le possibili garanzie di sicurezza per Kiev, incluso il meccanismo di adesione automatica alla NATO in caso di violazione del cessate il fuoco da parte della Russia, un'idea sostenuta da diversi leader europei, tra cui il finlandese Alexander Stubb.
Un altro nodo da sciogliere riguarda l'eventuale partecipazione europea a una forza di stabilizzazione post-tregua, richiesta da Washington ma vista con scetticismo da alcuni governi UE. Zelensky, durante la Conferenza di Monaco, ha ribadito che il tema non può essere ignorato.
Barrot: "L'Europa sarà coinvolta nelle discussioni"
Alla vigilia del summit, il ministro degli Esteri francese ha espresso fiducia nel ruolo dell'UE nel processo di pace. "Gli europei saranno in un modo o nell'altro coinvolti nelle discussioni", ha dichiarato Barrot. Tuttavia, la realtà diplomatica è più complessa: gli Stati Uniti cercano di convincere Putin a negoziare con un mix di pressione e dialogo, ma la decisione finale spetta agli ucraini.
Guerra sul campo: Mykolaiv senza riscaldamento
Mentre la diplomazia si muove, la guerra continua a colpire duramente l'Ucraina. "Oltre 100.000 persone a Mykolaiv sono rimaste senza riscaldamento a causa di un attacco russo", ha denunciato Zelensky. "Questo non è il comportamento di chi vuole davvero la pace".
Il summit di Parigi rappresenta un tentativo cruciale per l'Europa di evitare l'irrilevanza nei negoziati e di garantire che la voce del Vecchio Continente venga ascoltata nei futuri sviluppi della crisi ucraina.