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UNA COMMEDIA ITALIANA CHE RISVEGLIA…….ANTICHI SAPORI
ROMA 29 GEN. 2012 - Che la crisi economica sia attuale è del tutto vero, che i giovani non hanno più sbocchi è vero anche questo, che la società odierna è fuori dei limiti è divenuto un assioma, ma che al tempo d’oggi sia ancora possibile incontrare chi ha voglia di affrontare tutti i problemi che ci assillano è un fatto veramente fuori del comune, una rarità, una questione di grande eccezionalità.
Tutto ciò emerge dall’aver assistito ad un lavoro fresco, semplice e complesso al tempo stesso, una vera e propria opera teatrale che il protagonista affronta con assolutà serenità d’animo e di modi, con una voglia insolita di fare, di concludere, di realizzare un sogno che appare oggi poco meno che irraggiungibile, sia perché i nostri figli sono diventati troppo comodi ed anche perché li abbiamo fatti crescere senza problemi ma anche senza……prospettive.[MORE]
Sette ragazzi per bene, di quelli che hanno la testa sulle spalle perché provengono da famiglie semplici, abituate al lavoro ed al sacrificio, pur consone che si può fare di più, che si può emergere ed uscire dalla stasi abituale di una vita senza prospettive.
Questo è il tema della storia, veloce, profonda, che il Colosseo Nuovo Teatro di Roma ospita ancora per qualche giorno, un lavoro di Luca Monti interpretato da sette intraprendenti e grintosi, ma semplici e sereni, attori tra i quali non abbiamo potuto non notare Christian Marazziti un attore di razza, con tanti precedenti alle spalle e con un ventennale curriculum fatto di piccole parti ma anche di grandi interpretazioni, di opere per la televisione ( Commissario Rex, Vite a perdere, Caterina e le figlie,
Un ciclone in famiglia, Cuore, Caro domani ed altre ancora dal 1983 in poi ), di opere per il cinema dal 1995 ad oggi ( Italiani, Fantozzi 2000, Guardo il mondo da un oblò, Scusa ma ti chiamo amore, Cinque ) e soprattutto di cortometraggi, un vero e proprio precursore del genere a partire dal 1997 con “ Gel “ e “ Cose di sempre “, fino ad arrivare ad oggi con “ Quando ti dico no è no “ di cui è stato attore protagonista e regista; nel curriculum di Christian non mancano ruoli ed interpretazioni teatrali sotto le direzioni dei vari S. Romano, Luca Monti, G. Corsi, C. Insegno ed altri come F. Vigorito, A. Prete.
Ebbene, il lavoro, una pièce teatrale che evidenzia i dubbi, i pericoli, le difficoltà e gli entusiasmi di una società in crescita, evidenzia con tratti di assoluta ma profonda semplicità ( e speranza sottesa ) gli sforzi che Romolo, Adriano e Sofia compiono giornalmente per emergere nel mondo attuale, con aziende che si sviluppano, cantieri che si moltiplicano parallelamente alla speculazione edilizia del dopoguerra e di introduzione all’era del computer che tutto rende piano e piatto, rendendo veramente l’idea delle emozioni che negli anni cinquanta e fino ad oggi abbiamo provato sia per quello che erano che per quanto hanno potuto rappresentare segni di speranza per le generazioni passate e per quelle di oggi che, finalmente, arriveranno ad incrociarsi per determinare un cambiamento epocale che lascia intravedere un futuro migliore.
Gli altri interpreti sono Francesco Arca, Camilla Ferranti, Valentina Gaia, Dalila Cozzolino, Alessandro Borghi e Rodolfo Castagna: un affiatato gruppetto, un manipolo di quasi eroi nei quali prevale la voglia di fare, la speranza e, soprattutto, quella serenità che le nostre attuali generazioni sembra vogliano abbandonare per far posto ad un mondo violento e certamente inconcludente: un lavoro che merita veramente un premio.
(notizia segnalata da ANDREA GENTILI)