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CATANZARO, 6 FEBBRAIO - La candidata al Parlamento Wanda Ferro, in virtù del suo ruolo di consigliere regionale, dovrebbe ben sapere che gli impegni che la Regione sta portando avanti nel campo delle politiche del lavoro sono agganciati a dinamiche nazionali, che prescindono dalla tempistica elettorale. Le sue esternazioni, in tutta franchezza, hanno poco senso, se non quello di strumentalizzare qualsiasi vicenda per piegarla al proprio tornaconto personale di candidata alle elezioni politiche. Quali recinzioni avrebbe inaugurato in pompa magna il presidente della Regione Mario Oliverio? Quali vertenze sono state miracolosamente sbloccate sull’altare di non meglio precisati interessi di parte?[MORE]
Invitiamo la consigliera Ferro a essere razionale e a mantenere il profilo di serietà che finora ha distinto il suo impegno politico e istituzionale. Soprattutto, eviti - questa volta sì – di strumentalizzare un tema delicato quale quello del lavoro, che tocca la vita vera di migliaia di calabresi; eviti di fare propaganda spicciola sulla pelle della gente, lei che è espressione di quel centrodestra che per anni nelle diverse postazioni di governo ha alimentato il bacino del precariato, non ha prodotto alcun risultato in termini di investimenti e di politiche attive del lavoro. Ci dica, piuttosto, una proposta una che la sua parte politica ha per la Calabria, spenda una parola sulle azioni programmatiche che Fratelli d’Italia sottopone al giudizio degli elettori calabresi, i quali di chiacchiere in libertà non hanno proprio bisogno.
Notizia segnalata da (I candidati Pd a Camera e Senato)