

L'Europa si compatta contro la minaccia russa: vertice UE straordinario su Ucraina e sicurezza
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Putin preoccupa l'Europa: oggi il vertice straordinario del Consiglio UE
L'Europa si trova di fronte a una delle sfide geopolitiche più delicate degli ultimi anni: la guerra in Ucraina e l’atteggiamento sempre più aggressivo della Russia spingono i leader europei a rivedere la propria strategia di sicurezza. Oggi, a Bruxelles, si tiene un vertice straordinario del Consiglio europeo con la partecipazione di Volodymyr Zelensky e Giorgia Meloni. Sul tavolo ci sono temi cruciali: il piano Rearm EU, il finanziamento di 150 miliardi di euro in prestiti e l'eventuale invio di peacekeeper.
Macron e l'ombrello nucleare europeo
Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un segnale chiaro: l'Europa deve pensare alla propria sicurezza in modo autonomo. Durante un discorso televisivo, ha dichiarato che la Russia non è solo una minaccia per l'Ucraina, ma per l'intero continente europeo. "Non possiamo rimanere a guardare", ha avvertito Macron, ribadendo la necessità di un dibattito sulla dissuasione nucleare europea, con la Francia pronta a offrire il proprio "ombrello atomico" agli alleati.
Questa dichiarazione apre un nuovo scenario per l'Unione Europea, che fino ad ora ha sempre fatto affidamento sulla NATO e, in particolare, sulla protezione degli Stati Uniti. La proposta di Macron potrebbe rappresentare un punto di svolta, soprattutto alla luce delle recenti decisioni di Donald Trump riguardo al supporto a Kiev.
Trump riduce l'intelligence per Kiev: la strategia americana
Negli Stati Uniti, l’amministrazione Trump continua a esercitare pressione sull’Ucraina affinché accetti un accordo di pace. Dopo aver già ridotto l’invio di armi, Washington ha ora deciso di interrompere la fornitura di informazioni di intelligence sui target in territorio russo. Secondo il direttore della CIA, John Ratcliffe, questa misura è temporanea e mira a favorire l’avvio di negoziati tra Mosca e Kiev. "Trump vuole porre fine alla guerra e chiede a Zelensky di dimostrare un vero impegno per la pace", ha spiegato Ratcliffe.
Nonostante la tensione diplomatica, il presidente americano ha lasciato intendere che un riavvicinamento con l’Ucraina potrebbe essere possibile. Nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, Trump ha rivelato di aver ricevuto una lettera da Zelensky, in cui il leader ucraino si dice pronto a sedersi al tavolo delle trattative. Questa nuova apertura potrebbe segnare una svolta nei rapporti tra i due Paesi.
Il ruolo dell'Europa: garanzie di sicurezza e missione di peacekeeping
Con gli Stati Uniti meno coinvolti nel sostegno militare all’Ucraina, l’Unione Europea deve decidere come muoversi. Macron ha rilanciato l’idea di una missione di peacekeeping per garantire la sicurezza in caso di accordo tra Mosca e Kiev. Secondo fonti della CNN, la Francia e il Regno Unito starebbero lavorando a un’iniziativa congiunta, alla quale potrebbe aderire anche la Turchia.
Nel frattempo, Kiev si sta muovendo per rafforzare i rapporti con gli Stati Uniti. Andriy Yermak, capo dello staff di Zelensky, ha parlato con il consigliere per la sicurezza nazionale americana Michael Waltz per discutere i prossimi passi verso una pace "giusta e duratura". In programma c’è un incontro tra le delegazioni dei due Paesi per trovare una linea comune.
Un viaggio strategico negli USA?
Una delle ipotesi più discusse è quella di una missione diplomatica congiunta negli Stati Uniti. Secondo alcune indiscrezioni, Zelensky potrebbe essere accompagnato da Emmanuel Macron e dal premier britannico Keir Starmer in un viaggio a Washington per cercare di convincere Trump a ripristinare il pieno supporto all’Ucraina. Tuttavia, sia l’Eliseo che Downing Street hanno smentito ufficialmente l’esistenza di un piano concreto per una missione congiunta.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri britannico John Healey volerà negli USA per incontrare il segretario di Stato americano Pete Hegseth, nel tentativo di mantenere saldo il legame transatlantico.
Mosca osserva e attende
Dall’altra parte del fronte, il Cremlino osserva con attenzione gli sviluppi. Il portavoce di Vladimir Putin ha dichiarato che le parole di Zelensky sulla volontà di pace sono "positive", ma ha anche sottolineato che, al momento, non esistono ancora negoziati ufficiali. Intanto, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha offerto Minsk come sede per eventuali colloqui tra le parti. "Per noi è il posto migliore", ha dichiarato il Cremlino.
Conclusioni: un'Europa più autonoma nella difesa?
Il vertice straordinario di oggi a Bruxelles potrebbe segnare un punto di svolta per il futuro dell’Unione Europea. Se da un lato la sicurezza del continente rimane strettamente legata agli Stati Uniti e alla NATO, dall’altro le parole di Macron suggeriscono un cambiamento di prospettiva: un’Europa più indipendente, capace di difendersi da sola dalle minacce esterne.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’UE sarà in grado di trasformare le parole in azioni concrete. La partita è aperta, e il mondo osserva con attenzione. (Ansa)