

Meloni al Consiglio Europeo: “No a fondi di coesione per la difesa, serve una sicurezza più ampia” (Video)
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Ultim'ora: le dichiarazioni di Giorgia Meloni dopo il Consiglio Europeo straordinario
Bruxelles, 6 marzo 2025 – Si è concluso il Consiglio Europeo straordinario che ha posto al centro del dibattito le politiche di difesa dell'Unione Europea. La Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha rilasciato dichiarazioni dettagliate al termine della riunione, toccando temi cruciali come il finanziamento delle spese militari, la sicurezza europea e la guerra in Ucraina.
Difesa e bilancio: la posizione italiana
Uno dei punti salienti del vertice è stato il riconoscimento della proposta italiana di escludere le spese per la difesa dal calcolo del rapporto deficit/PIL. Una scelta che Meloni ha definito "positiva", sottolineando come questa misura possa garantire maggiore flessibilità ai bilanci nazionali senza compromettere gli investimenti strategici.
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha inoltre avanzato la possibilità di accedere a prestiti per 150 miliardi di euro destinati alla difesa. Tuttavia, Meloni ha evidenziato alcune criticità legate all'indebitamento, sottolineando la necessità di strumenti di garanzia europei per incentivare gli investimenti privati nel settore.
No al dirottamento dei fondi di coesione
Tra le battaglie condotte dall'Italia nel corso del vertice c’è stata l'opposizione al dirottamento forzato dei fondi di coesione verso la spesa militare. "Abbiamo ottenuto che questa scelta resti volontaria per i singoli Stati membri", ha spiegato Meloni, ribadendo che l'Italia non intende destinare risorse destinate allo sviluppo regionale all'acquisto di armamenti.
Un concetto di sicurezza più ampio
Meloni ha anche voluto precisare che la difesa europea non deve essere ridotta al solo concetto di "riarmo". Secondo la Premier, la sicurezza include anche la cybersicurezza, le infrastrutture critiche e la gestione delle materie prime strategiche. "Stiamo dando messaggi che per i cittadini non sono chiari, dobbiamo spiegare meglio cosa stiamo facendo", ha affermato.
Ucraina: perplessità sull'invio di truppe europee
Un altro tema centrale della discussione è stato l'ipotesi di un intervento militare europeo in Ucraina. Meloni si è detta "molto perplessa" sull'efficacia di una simile iniziativa, ribadendo che l'Italia non invierà soldati. "Una pace giusta ha bisogno di garanzie di sicurezza certe, che solo la NATO può garantire", ha dichiarato, proponendo invece l'estensione dell'ombrello protettivo dell'Alleanza Atlantica all'Ucraina.
Verso una revisione del Patto di Stabilità
Infine, la Presidente del Consiglio ha accolto con favore l'inizio di un dibattito sulla revisione del Patto di Stabilità e Crescita, evidenziando come una maggiore flessibilità economica sia fondamentale non solo per la difesa, ma anche per la competitività e l'autonomia strategica dell'Europa.
Il Consiglio Europeo straordinario ha dunque aperto discussioni su temi di grande rilevanza per il futuro dell’UE. Le decisioni definitive, come ricordato da Meloni, verranno prese nel prossimo vertice formale. Nel frattempo, l'Italia continuerà a lavorare per difendere i propri interessi e per costruire un'Europa più sicura e competitiva.