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Roma, 22 giugno 2011- Secondo l’ Istat, l'ampliamento del disavanzo commerciale con i paesi extra Ue raggiunge -1,8 miliardi, rispetto a -1,5 miliardi di maggio 2010. Si tratta di una stima preliminare sull’andamento del Commercio estero. A maggio, sia le importazioni che le esportazioni hanno registrato registrano una flessione congiunturale, più evidente per le importazioni (-2,2%) rispetto alle esportazioni(-0,9%). Nonostante ciò, nell’ultimo trimestre si è registrata una crescita congiunturale maggiore per le importazioni (+3,6%) rispetto a quella delle esportazioni (+3%).
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In riferimento ai prodotti, per le esportazioni trend positivo per tutte le principali tipologie di beni:beni strumentali (+21,8%), quelli di consumo non durevoli (+18,1%) e gli intermedi (+17,9%) contribuiscono in modo consistente (oltre l’80%) alla crescita complessiva delle vendite all’estero.
Per le importazioni,ad eccezione dei beni di consumo durevoli (-3,6%), si evidenzia un incremento tendenziale:I prodotti intermedi (+36,4%,che incidono per il 50% della crescita totale dei flussi di entrata)
L’energia (+13,2%), seguita dai beni di consumo non durevoli (+24,3%).
Dal punto di vista dei Paesi, I mercati più dinamici all’export sono: Svizzera (+43,4%), paesi Mercosur (+39,6%), Russia (+27,3%), Turchia (+22,5%) e Cina (+21,4%), i paesi OPEC (+6,2%), il Giappone (+8,8%) e l’India (+16,5%).
La crescita delle importazioni è sostenuta dai paesi ASEAN (+42,9%), dalla Russia (+36,9%), dall’India
(+35,5%), dalla Turchia e dai paesi Mercosur (entrambi +26%). In forte diminuzione sono, invece, le
importazioni dai paesi OPEC (-19,1%) e dal Giappone (-11,4%).
In termini di Bilancia Commerciale in si registrano saldi commerciali negativi nei confronti della Cina (-1.484 milioni), dei paesi OPEC (-873 milioni) e della Russia (-796 milioni).
I saldi positivi più ampi si rilevano nei confronti di Stati Uniti (1.012 milioni), Svizzera (654 milioni) e Turchia (291 milioni).
Rosy Merola