Giankarim De Caro al Salone Internazionale del Libro di Torino con la sua nuova opera “Romanzo tascio - erotico siciliano”
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Lo scrittore palermitano Giankarim De Caro al Salone Internazionale del Libro di Torino con la sua nuova opera “Romanzo tascio - erotico siciliano”
I lettori lo amano per il suo stile immediatamente riconoscibile, che mescola l’asprezza e la ruvidità del linguaggio a una capacità descrittiva non comune, per le sue storie dedicate agli ultimi e ai più deboli, ma anche per l’amore incondizionato che nutre per Palermo, la sua città natale, in cui vive e lavora.
Giankarim De Caro è l’autore di “Romanzo tascio – erotico siciliano”, ultimo dei suoi libri – il quinto, per l’esattezza – tutti pubblicati da Navarra Editore: un racconto carnale e verace, condito da toni ironici e dissacranti.
Presentato in anteprima assoluta a Palermo in occasione de “La Via dei Librai” lo scorso 28 aprile in piazza Bologni – letteralmente invasa da tantissimi estimatori dell’autore – il romanzo sta riscuotendo un incredibile successo.
Giankarim De Caro si appresta ora a conquistare il pubblico del Salone Internazionale del Libro di Torino a cui l’autore parteciperà insieme all’editore Ottavio Navarra, da giovedì 9 fino a lunedì 13 maggio.
Già l’anno scorso lo scrittore palermitano aveva partecipato al Salone torinese, con le sue opere pregresse : “Malavita”, libro d’esordio che lo ha fatto conoscere al grande pubblico registrando un fortissimo apprezzamento da parte della critica, “Fiori mai nati”, “Chianchieri” e “Agatina senza pensieri”.
Opere che anche quest’anno saranno proposte a Torino, in considerazione dell’alto indice di gradimento ottenuto.
La protagonista di “Romanzo tascio - erotico siciliano” è Mariella, lavoratrice in nero della casa di riposo “Villa degli Incontri”.
Attorno a lei, un’umanità dolente di reietti ed emarginati: Giankarim De Caro “dipinge” i personaggi con una sensibilità letteraria che lo rende unico nell’attuale panorama culturale siciliano, e non solo.
Una storia a tinte forti, come si evince dallo stesso titolo, senza sfumature ma ricca di sorprese, che si conclude con una nota di speranza e riscatto, com’è tipico nella narrazione dell’autore.