Ratzinger nuovo riformatore: oggi l'incontro con gli evangelisti nella città di Lutero
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BERLINO, 23 SETTEMBRE 2011 – La prima visita ufficiale di Papa Benedetto XVI in Germania si condisce sempre più di risvolti inaspettati. L'atterraggio di ieri all'aeroporto Tegel di Berlino, salutato in pompa magna da una salva di colpi di cannone alla presenza delle più alte cariche di Stato, segna la prima tappa del suo viaggio di quattro giorni nella sua terra di origine.[MORE]
«Approfondire l'unità tra cattolici ed evangelici è essenziale in questo momento storico», precisa Joseph Ratzinger. Sarebbe questa, dunque, la missione del Pontefice. Espandere il bacino dei fedeli al costo di forzare i precetti etico-religioni imposti dalla comunità cattolica. «Noi viviamo in un tempo di secolarismo e come cristiani, insieme, abbiamo la missione di rendere presente il messaggio di Cristo, di rendere possibile il credere». Infatti, «essere insieme, cattolici ed evangelici, è un elemento fondamentale del nostro tempo», ha aggiunto il Pontefice, secondo cui «anche se istituzionalmente non siamo uniti, anche se restano problemi anche grandi, siamo uniti nel fondamento della fede in Cristo». Un'inversione di tendenza che lascia difficile pensare possa provenire dallo stesso Pontefice che all'inizio del pastorato aveva espresso il desiderio di ripristinare la lingua latina per le celebrazioni.
Ratzinger ha incontrato ieri gli esponenti della comunità musulmana di Berlino. Durante il confronto, il Papa si è subito aperto a rivelazioni che hanno scosso in profondità le fondamenta del mondo cattolico: «E' possibile una collaborazione feconda tra cristiani e musulmani, che in quanto uomini religiosi, a partire dalle rispettive convinzioni, possono dare una testimonianza importante in molti settori cruciali della vita sociale. Penso alla tutela della famiglia fondata sul matrimonio, al rispetto della vita in ogni fase del suo naturale decorso o alla promozione - ha aggiunto - di una più ampia giustizia sociale».
Già durante il volo che lo aveva condotto nella capitale tedesca, il Santo Padre aveva dato una forte prova di capacità autocritica e flessibilità mentale quando aveva risposto alle domande dei giornalisti in merito allo scandalo pedofilia: «Posso capire che, di fronte a crimini come gli abusi su minori commessi da sacerdoti, se le vittime sono persone vicine uno dica: questa non è la mia Chiesa, la Chiesa è una forza di umanizzazione e moralizzazione e se loro stessi fanno il contrario io non posso più stare con questa Chiesa». Neanche il passato meno felice della Chiesa viene rinnegato dal Pontefice, il quale preferisce esporsi a chiare parole piuttosto che nascondersi dietro il solito cono d'ombra: «Lo sguardo chiaro anche sulle pagine oscure del passato ci permette di imparare da esso e di ricevere impulsi per il presente», come ha rivelato in un discorso pronunciato al Castello Di Bellevue, durante l'incontro con il presidente Christian Wulff.
Il crescendo di colpi di scena si intensifica con il discorso al Parlamento tedesco, nel quale il Papa si lancia nel tentativo di fondere tematiche religiose e sociali e cita Sant'Agostino: «Senza il diritto, lo Stato è uguale ad una banda di briganti». All'inaspettata citazione segue un monito con il quale il Pontefice ribadisce il compito dei politici in un sistema democratico, cioè quello di «servire il diritto e combattere il dominio dell'ingiustizia». Il messaggio si conclude con l'invito rivolto agli uomini politici a non perseguire il successo e tanto meno il profitto materiale. Contro ogni pronostico, il discorso del Santo Padre è stato interrotto per ben tre volte dagli applausi dei parlamentari, inclusi gli esponenti della Linke, dei Verdi e dell'Spd che avevano preannunciato una protesta contro l'ingerenza dell'autorità religiosa nella sfera politica e laica del paese.
Alla luce delle inaspettate rivelazioni del Pontefice, forse non è un caso che la seconda tappa del suo pellegrinaggio sia proprio Erfurt, città che ha dato i natali a Martin Lutero, padre della riforma protestante che nel Cinquecento spaccò in due la Cristianità. A fine settimana, il Papa si recherà in vistita presso l'antico Convento degli Agostiniani, in cui Lutero avviò il processo di rivoluzione della cristianità che portò allo scisma. In tarda mattinata l'incontro con i rappresentanti della Chiesa evangelica tedesca e a seguire la celebrazione ecumenica, in cui verranno letti alcuni passi della storica traduzione da parte di Lutero della Bibbia nella lingua tedesca.
Già nei suoi studi teologici Ratzinger si chiese se Lutero volesse riformare la Chiesa piuttosto che provocarne una frattura secolare.
Insomma Lutero riformatore invece che eretico. Questa potrebbe essere la sintesi di un processo di apertura della comunità cattolica che sembra voler essere alla base del pellegrinaggio di J. Ratzinger in Germania. Un'impresa apparentemente titanica, ma corroborata sicuramente dall'urgente bisogno della comunità cattolica di rinnovarsi e prendere le distanze da un sistema di valori ormai obsoleto per aprire le porte ad un maggior numero di fedeli, magari appartenenti ad altri ordini religiosi.
Riccardo Marcucci