

Russia, varato il primo sottomarino ipersonico "Perm": Putin lancia un messaggio al mondo dall'Artico
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MOSCA – La Russia ha ufficialmente varato il Perm, il primo sottomarino d’attacco a propulsione nucleare armato con missili ipersonici Zircon, segnando una nuova fase nella corsa globale agli armamenti.
Il presidente Vladimir Putin ha partecipato all’evento in collegamento video dal cantiere navale di Atomflot, parlando direttamente ai marinai a bordo del nuovo gioiello della Marina russa.
L’imbarcazione dovrebbe entrare in servizio attivo nel 2025.
Il Perm fa parte della flotta di sottomarini classe Yasen (Progetto 885/885M) ed è il sesto esemplare di questa serie.
Dotato di tecnologie all’avanguardia in comunicazione, navigazione e sistemi sonar, rappresenta un elemento strategico fondamentale per la Marina russa, specialmente in uno scenario globale sempre più competitivo, come ha sottolineato lo stesso Putin durante la cerimonia.
“Il nostro rafforzamento nell’Artico non è solo difesa, ma visione strategica a lungo termine”, ha dichiarato il presidente russo, evidenziando l’importanza crescente della regione per le rotte commerciali, l’energia e la sicurezza.
Il sottomarino Perm è il primo ad essere ufficialmente equipaggiato con i missili da crociera ipersonici Zircon, capaci di viaggiare fino a Mach 9, cioè nove volte la velocità del suono.
Una velocità che li rende pressoché impossibili da intercettare con le attuali tecnologie di difesa antimissile.
Questa caratteristica rende il Perm un mezzo deterrente senza precedenti, con la possibilità di colpire obiettivi strategici da lunghe distanze, rapidamente e con grande precisione.
I missili Zircon, oltre a una portata potenziale di oltre 1.000 km, possono trasportare testate convenzionali o nucleari.
Dopo il varo del Perm, Putin ha effettuato anche un’ispezione al sottomarino Arkhangelsk, entrato ufficialmente nella Flotta del Nord a gennaio 2025.
L’Arkhangelsk è anch’esso un sottomarino d’attacco di quarta generazione Yasen-M, simbolo della modernizzazione accelerata della Marina russa.
Nel corso del suo intervento, Putin ha anche lanciato una proposta destinata a far discutere: l’istituzione di un’amministrazione transitoria in Ucraina sotto egida delle Nazioni Unite, seguita da elezioni.
Un segnale che, mentre mostra i muscoli con le sue nuove tecnologie militari, la Russia vuole anche proiettare un’immagine di attore politico globale disposto a negoziare.