A Sanremo Bella Ciao contro Giovinezza, chi vincerà?
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ROMA – L’Ariston di Sanremo è sempre teatro di polemiche, attese e colpi di scena. Questo anno è l’anniversario dei 150 anni dell’unità d’Italia a far scatenare le polemiche.
Non proprio l’unità, ma la scelta della celebrazione. In una serata dedicata alle musiche che hanno accompagnato questi 150 anni ci sarà Bella Ciao contro Giovinezza, partigiani contro il ventennio fascista. [MORE]
Non è così per il direttore artistico del Festival di Sanremo Gianmarco Mazzi che durante la conferenza di presentazione del regolamento della kermesse canora annuncia: “Dedicheremo la serata del 17 febbraio ai 150 dell’Unità d’Italia con canti commemorativi della storia italiana. Bella Ciao, originariamente canto delle mondine, ma anche ‘Giovinezza’, passata alla storia come inno del ventennio, ma che nacque come canzone della ‘goliardia’ toscana nei primi del '900. Molte sono le curiosità non conosciute legate a questi brani - prosegue Mazzi - e noi le racconteremo al pubblico. Vogliamo costruire una serata intensa, culturale e di forte personalità artistica”.
E le polemiche arrivano subito, per par condicio, dalla maggioranza e dall’opposizione.
La Lega le affida al senatore Paolo Franco: "Sono ormai trascorsi 150 anni ma lo spartito dell’unità d’Italia rimane composto da note stonate. Il direttore artistico del festival di San Remo, Gianmarco Mazzi, annuncia trionfante che in occasione della serata dedicata all’unità d’Italia verranno intonate ‘O bella ciao' e ‘Giovinezza, attribuendo a queste canzoni valori comunemente condivisi. Così non è, e la storia di queste musiche lo dimostra, nonostante l’infelice tentativo di Mazzi".
"Ben venga quindi - prosegue Franco - la ‘dimenticanza' del ‘Va pensiero' e dell’opera di Giuseppe Verdi, dovuta ad una apposita amnesia causata dal valore che la Lega Nord attribuisce all’opera che ne contiene i versi".
Flavio Arzarello, segretario nazionale della Fgci, l’organizzazione giovanile del Pdci - Fds commenta così: “Questa mattina siamo stati tra i primi a salutare con soddisfazione il fatto che a Sanremo si sarebbe cantata ‘Bella ciaò nella serata dedicata all’unità d’Italia. È proprio il caso di dire, tuttavia, che Mazzi non si smentisce mai: accostare ‘Giovinezza' a ‘Bella Ciao' è una vergogna colossale.’Bella Ciaò è il canto di tutta l’Italia libera e democratica, non si capisce perchè si debba cantare una canzone legata indissolubilmente al Ventennio e alla parte più drammatica della storia d’Italia e d’Europa. La verità è che anche quest’anno Sanremo sarà in piena linea con la Rai di questi tempi da fine impero”.
Il segretario del Pd Pier Lugi Bersani, non si poteva esimere dal commento “Ma siete sicuri?”, è la prima reazione.”Non posso dire quello che mi viene spontaneo... Non ci credo, non è possibile!”.