Strage in Oregon: ennesimo sfogo di Obama
Estero Lazio

Strage in Oregon: ennesimo sfogo di Obama

venerdì 2 ottobre, 2015

ROMA, 2 OTTOBRE 2015 – «Non bastano le nostre parole, ne’ le nostre preghiere». Nemmeno questa volta il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha usato frasi di circostanza per denunciare l’ennesima tragedia svoltasi all’interno di un college americano nell’Oregon. Ieri sera infatti, in una delle tante apparizioni televisive a causa di questi tragici eventi, il presidente ha avuto parole dure per tutti. E’ apparso subito molto amareggiato, turbato e commosso allo stesso tempo. Ma anche in collera. In collera con tutti. «Stiamo diventando insensibili» ha dichiarato. Ha anche confessato di sentirsi stanco di apparire in tv per commentare fatti del genere e fare condoglianze a causa di queste tragendie che oramai si ripetono regolarmente negli Usa.

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Parole molto dure sono state rivolte a quei politici colpevoli, a parere suo, di rifugiarsi nell’intocabilità degli articoli della Costituzione americana quando si tratta di mettere in atto delle riforme che riguardano le armi. Poi si è scagliato contro i mass media, chiedendo loro di riportare, oltre che le statistiche delle persone vittime del terrorismo, anche quelle di coloro che hanno perso la vita a causa di queste ingiustificate carneficine. Ma Obama, nel discorso di ieri, ha anche lanciato un appello agli elettori e all’intera opinione pubblica, chiedendo loro di votare coloro i quali manifestino le sue stesse preoccupazioni per questa escalation di violenza, che oramai si ripete puntualmente e a distanza di pochi mesi.

(Foto: ilmessaggero.it)
 

Alessio Crapanzano

 


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