Sindaco di San Giovanni in Fiore (Cs) ancora nel mirino: svaligiata casa della madre
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SAN GIOVANNI IN FIORE (CS), 30 DICEMBRE 2012- Sembra non aver fine la sequenza di atti intimidatori nei confronti di Antonio Barile, sindaco di San Giovanni in Fiore (Cs). Durante la notte di Natale era stata data alle fiamme la sua casa di campagna e ieri è stata svaligiata la casa materna del primo cittadino in via Roma.
Stanze a soqquadro, cassetti e armadi manomessi e mobilio danneggiato. La madre di Antonio Barile, già fortemente provata dalle recenti intimidazioni al figlio, fortunatamente non era in casa. L’impressionante scia di persecuzioni e minacce sta, inevitabilmente, fiaccando non poco il morale del sindaco che si è così sfogato «Rischiare la vita potrebbe non avere più senso: o si molla tutto o mi dovrò difendere da solo.»
In una nota del Comune di San Giovanni in Fiore (Cs) si legge «Davanti a questo quadro allarmante le forze preposte continuano a tacere e a non intervenire. Un silenzio assordante che sconvolge l’intera comunità sangiovannese. Rischiare la vita, perchè a questo punto non si può che immaginare il peggio, adesso, senza che le autorità intervengano, potrebbe non avere più senso. Si è superato ogni limite, andare avanti in queste condizioni non è più possibile. Le indagini non hanno portato risultati. L’impegno da parte delle forze dell’ordine, per come si sta svolgendo, non può dare serenità al sindaco e alla sua famiglia. Ci si aspetta l’intervento, ora più che mai, del Prefetto, altrimenti due saranno le strade da intraprendere: mollare, oppure, organizzarsi da soli per difendersi e proseguire l’azione amministrativa, e, in quest’ultimo caso, potremmo essere davvero all’assurdo. Dunque ci si chiede: chi è la mente di questa escalation che sembra non avere fine? Chi è, oppure chi sono coloro che non permettono ad Antonio Barile, un sindaco eletto democraticamente, con il 65% dei consensi, di governare questa città?». [MORE]
Davide Scaglione