Sicilia, i progetti "produttivi" Expo e la crisi lavorativa per la pesca isolana
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Sicilia, i progetti "produttivi" Expo e la crisi lavorativa per la pesca isolana

domenica 7 giugno, 2015

PALERMO, 7 GIUGNO 2015 - Dopo il caos Bio Cluster, il flop del padiglione Mediterraneo e l'interna chiusura, o sospensione, dello stand siculo, si torna a parlare di nuovi progetti Expo per la regione siciliana, progetti di qualificazione, sponsorizzazione e integrazione territoriale. [MORE]

DUE PROGETTI MARTEDI' IN PRESENTAZIONE A SALEMI

L'assessorato regionale alle Attività produttive, all'interno del programma "Dall'Expo ai territori", coordinerà due progetti per la creazione di un'offerta territoriale integrata che sarà veicolata mediante piani comunicativi, nazionali e internazionali, e arricchita da numerose iniziative. I due progetti, denominati "Sicilia Madre Terra" e "Vie del Gusto in Sicilia", coinvolgeranno la Sicilia Orientale, il primo, con le città di Siracusa, Ragusa, Catania, Enna e Caltanissetta e, il secondo, l'area Occidentale e quindi Palermo, Trapani, Messina e Agrigento. "Aggregatori per le imprese dei territori", ossia punti di aggregazione in qualità di Comuni e Piazze Vetrina saranno le città di Salemi, Cefalù, Menfi, Randazzo, Siracusa, Ragusa, Noto e Catania. Punti, che consentiranno la realizzazione di una distribuita rete lavorativa tra commercianti, operatori e amministrazioni per tracciare gli itinerari funzionali di scoperta e qualificazione territoriale e la conseguente identificazione di nuove destinazioni di marketing. Compito delle vetrine territoriali sarà dunque l'organizzazione dell'offerta locale, la promozione della stessa per consumatori e mediatori, mediante "eventi culturali, artistici, promozionali e d'affari", l'uso di incoming e B2B indirizzati all'incontro tra operatori economici locali e stranieri nel campo turistico, agroalimentare e dell'innovazione tecnologica. La presentazione dei progetti avverrà martedì a Salemi (Tp), il programma sarà inserito nel catalogo nazionale "Expo e Territori" e una settimana sarà pienamente destinata alla promozione della Sicilia.

LA CRISI DELLA PESCA ISOLANA

Bisogna specificare che, le più che degne iniziative di promozione per l'isola giungono in un momento di estrema criticità per i settori produttivi, in particolare per l'ittico che, da quanto registrato dall'Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, sembra esser stato decimato nella "flotta e nell'occupazione". A dirlo, il presidente mazarese Pernice che punta il dito contro le politiche comunitarie "la politica comunitaria di salvaguardia delle risorse ittiche attuata nel corso di questi anni ha, nel periodo 2000-2014, ridotto il numero di natanti da pesca da 4.329 a 2.882, la stazza da 231.185 GT a 164.446 GT e la potenza motori da 343.922 kW a 241.303 kW. Assieme alla flotta è stata pesantemente colpita anche l’occupazione nel settore primario e in tutta la filiera".

SICILIA E EXPO, VETRINA O BANCO FRIGO?

L'economia siciliana, come ben si sa, è dunque in costante bilico, un'apnea di certo non novizia, dalle radicate radici e plurime matrici, un'economia provata che pesa sulla popolazione in più settori produttivi e che, aveva (e ha) riposto speranze di ripresa polmonare in una vetrina internazionale, di promozione, come dovrebbe essere l'apparato Expo. Ma da quando i padiglioni sono stati aperti i commenti dei visitatori non sono stati benigni, anzi piuttosto feroci nel proiettare un'immagine spenta e sgretolata in più angolazioni, dall'incuria, all'assenza di molti prodotti tipici, ai prezzi esorbitanti di arancine e cannoli (sei euro cadauno). Per quanto le rassicurazioni di politici e organizzatori farebbero ipotizzare un andamento più che crescente per la visibilità isolana, il commento che dal pubblico sembra provenire è di desolante insoddisfazione, tanto da far nuovamente pervenire dubbi, se non sulla portata dell'evento quanto meno in merito alla qualificazione concettuale dello stesso: vetrina positivo-espositiva o banco frigo per reiterati errori?

Scadenze e riflettori, a tempo debito daranno forse adeguata risposta.

Fonte foto: ilfattonisseno.it

Ilary Tiralongo


Autore
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