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MOSCA, 14 SETTEMBRE – Sono state ufficialmente avviate oggi le esercitazioni congiunte delle forze armate russe e bielorusse denominate Zapad 2017. A dare la notizia è stato il ministero della Difesa di Mosca.
Le operazioni coinvolgeranno, secondo i dati ufficiali, 12.700 militari, 7.200 dei quali saranno bielorussi. Esperti occidentali, tuttavia, ritengono che il numero di soldati possa crescere sensibilmente all’atto pratico. Anche 250 carri armati, 10 navi e 70 unità aeree saranno dispiegate.[MORE]
Teatro delle esercitazioni la Russia nord-occidentale e l’enclave baltica di Kaliningrad nonché, ovviamente, la Bielorussia.
La decisione di realizzare una delle più imponenti manovre (seppur simulata) in un’area attualmente teatro di tensioni politiche che rievocano la guerra fredda non è stata gradita dai Paesi occidentali, che in particolar modo temono il ricorso ai cosiddetti “trucchi di contabilità”, per condurre operazioni nel rispetto (solo apparente) del limite di 13.000 uomini imposto a livello internazionale.
Superata questa soglia, infatti, alle esercitazioni dovrebbero necessariamente prendere parte anche osservatori internazionali.
Le preoccupazioni sono inoltre accresciute dalle ultime due operazioni militari condotte da Mosca tra Europa ed Asia: l’intervento in Georgia del 2008 e quello in Ucraina del 2014, nel Donbass, a sostegno dei separatisti filo-russi, che ha portato ad una ulteriore escalation della tensione con i Paesi occidentali e con la NATO.
“Non vediamo minacce imminenti contro nessun alleato” ha comunque rassicurato Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato. Anche l’alleanza atlantica, dal canto suo, ha rafforzato nei mesi passati la propria presenza nell’Est Europa, schierando battaglioni nell’area del Baltico ed in Polonia.
Rassicurazioni sono infine arrivate anche dal ministero della Difesa russo, che ha sottolineato come si tratti di manovre puramente difensive, e non dirette contro nessuno Stato o gruppo di Stati.
Paolo Fernandes
Foto: scout.com