Accerchiamento a Dimitrov (Myrnohrad): possibile svolta nel conflitto nel Donetsk
Sottotitolo: Fonti filorusse parlano di militari ucraini circondati, mentre l’intensificazione dei raid e le nuove forniture occidentali ridisegnano lo scenario di guerra.
Situazione sul campo: accerchiamento e pressione intorno a Dimitrov
Secondo quanto riferito alla stampa russa, le forze armate russe avrebbero completato l’accerchiamento di Dimitrov (Myrnohrad), una città strategica situata nell’oblast di Donetsk. L’analista militare Andrey Marochko, citato dall’agenzia TASS, sostiene che i reparti ucraini presenti nell’area sarebbero ormai senza vie di fuga.
“L’accerchiamento vicino a Dimitrov è stato praticamente sigillato. Gli ucraini sono circondati”, ha dichiarato Marochko.
Se confermata, questa manovra rappresenterebbe un punto critico nella linea difensiva ucraina nel Donbass, area già teatro di alcune delle battaglie più sanguinose dall’inizio della guerra.
Bombardamenti su Kiev: una delle notti più dure dall’inizio della guerra
Nelle stesse ore, l’Ucraina ha vissuto una notte definita dalle autorità locali come una delle più violente dall’inizio dell’invasione. Kiev è stata colpita da una massiccia ondata di droni e missili, con almeno sei vittime e decine di feriti.
Le autorità della capitale riferiscono che:
- 430 droni kamikaze
- e 18 missili
sono stati impiegati nei raid. Le esplosioni hanno provocato incendi e crolli in diversi distretti della città. Una delle vittime è stata registrata dopo il crollo di quattro piani di un palazzo nel quartiere Lisovyi, colpito dai detriti di un drone abbattuto.
Ulteriori attacchi sono stati segnalati anche nella regione di Odessa, dove sono morte altre due persone.
La risposta ucraina: attacchi oltre confine e nuovi armamenti
Mentre Mosca definisce la sua operazione come risposta a presunti attacchi contro infrastrutture russe, l’Ucraina ha intensificato i raid oltre confine colpendo:
- la centrale nucleare di Novovoronezh (secondo Mosca),
- il terminal petrolifero di Novorossijsk sul Mar Nero,
- e altre infrastrutture energetiche considerate strategiche per l’economia russa.
Kyiv avrebbe inoltre impiegato i nuovi missili da crociera “Long Neptune”, come confermato dal presidente Volodymyr Zelensky, anche se senza fornire dettagli sugli obiettivi.
Nuovi sistemi di difesa aerea: l’annuncio di Zelensky
Nel suo discorso serale, Zelensky ha parlato di un imminente invio di nuovi sistemi di difesa aerea e jet da combattimento da parte degli alleati europei, in particolare dalla Francia.
Il presidente ucraino ha ricordato anche l’accordo dei Paesi nordici e baltici che hanno stanziato 500 milioni di dollari per l’acquisto di armamenti destinati all’Ucraina.
“Sono fiducioso che quello con la Francia sarà un accordo storico”, ha dichiarato Zelensky.
Aumento della tensione: allarme missilistico in tutto il Paese
Nella serata del 14 novembre è stato dichiarato un allarme missilistico nazionale dopo il decollo di caccia russi MiG-31K, capaci di trasportare missili ipersonici Kinzhal, tra le armi più temute del conflitto.
La condanna delle Nazioni Unite
Il Segretario Generale dell’ONU António Guterres ha definito gli attacchi russi:
“Inaccettabili violazioni del diritto internazionale”.
Secondo il monitoraggio ONU, le vittime civili nel 2025 sono aumentate del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnalando un aggravarsi della fase bellica.
Diplomazia e tensioni politiche in Europa
Nel frattempo, Zelensky prepara un nuovo tour europeo con tappe a Parigi e Madrid, mentre diversi governi discutono:
- limitazioni all’espatrio dei giovani ucraini per motivi militari
- l’utilizzo dei beni russi congelati per finanziare la difesa di Kyiv
- un piano europeo per la mobilità militare, annunciato dall’Alto rappresentante UE Kaja Kallas.
Economia russa in rallentamento
L’impatto delle sanzioni internazionali e dei costi della guerra inizia a riflettersi sui dati economici: secondo l’agenzia Rosstat, il PIL russo cresce solo dello 0,6%, con inflazione in aumento e prospettive energetiche in calo.
Tecnologie militari: l’Ucraina avvia la produzione del drone intercettore “Octopus”
Sul fronte militare-tecnologico, Kyiv ha annunciato l’avvio della produzione industriale del drone Octopus, progettato per intercettare i droni Shahed usati dalla Russia.
Conclusione
La situazione in Ucraina continua a evolversi rapidamente tra:
- operazioni militari decisive sul fronte del Donetsk,
- bombardamenti massicci sulle città ucraine,
- e una crescente mobilitazione diplomatica e strategica internazionale.
Il possibile accerchiamento a Dimitrov/Myrnohrad potrebbe segnare un nuovo punto critico nel conflitto, mentre entrambi i Paesi accelerano su tecnologie militari, alleanze e strategie energetiche.
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