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ROMA, 4 APRILE 2013 - Continuano ad essere sempre più frequenti gli episodi di bullismo in Italia, ma quello che hanno sgominato i carabinieri a Roma, nelle ultime ore, è più grave del solito.
Una banda di bulli composta da un maggiorenne italiano e cinque minorenni figli di stranieri, hanno letteralmente schiavizzato dei coetanei appartenenti alla cosiddetta “Roma-bene”.
Quest’ultimi per anni hanno dovuto subire violenze psicologiche e fisiche, una delle vittime è stata addirittura costretta a rubare dalla cassaforte dei suoi stessi genitori per portare la refurtiva ai suoi “padroni-coetani”.[MORE]
Le minacce intimidatorie della banda di bulli arrivavano anche su Facebook, e se le cose non andavano come da loro ordinato, non esitavano a picchiare la vittima.
Il gruppo di teppisti obbligava i coetanei a portargli somme di denaro che oscillavano dai 100 ai 300 euro, e altri oggetti di valore come cellulari, profumi, bracciali d’oro, scarpe, giubbotti e cinture griffate.
Le vittime venivano trattate come schiavi, erano infatti costrette a comprare cibo e bevande per i “padroni”, e in più occasioni obbligate a dire di “non valere nulla”, mentre venivano pestaste davanti alla videocamera di un telefonino.
Finalmente, dopo anni, l’inferno per questi ragazzi schiavizzati è terminato, i carabinieri di Roma, infatti, hanno provveduto a notificare sei provvedimenti cautelari per la banda di bulli.
[Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it]
Marcella Cerciello