Referendum, Renzi: "I grandi professori del No hanno perso anche il ricorso al Tar"


CATANZARO, 21 OTTOBRE - Il Premier Matteo Renzi, nel corso di un intervento a Rtl 102.5, ha commentato l'esito del ricorso sul quesito referendario presentato al Tar da M5s e Sinistra Italiana e ha asserito: "Il quesito è stato ufficialmente approvato perché i grandi professori del comitato del No hanno fatto ricorso anche al Tar del Lazio e hanno perso anche lì". Il capo dell'Esecutivo ha poi proseguito, sottolineando: "Ora andiamo al merito: questo referendum non è né su di me né sul governo".
Nella giornata di ieri, Il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione il ricorso sul quesito referendario presentato da M5s e Sinistra Italiana, che lo scorso 5 ottobre avevano denunciato davanti al Tar il testo del quesito. Per il movimento Pentastellato e per SI, il quesito è da considerarsi ingannevole in quanto non riporta nel dettaglio gli articoli della Costituzione che la riforma intende modificare ed è dunque paragonabile ad uno ‘’spot pubblicitario''.[MORE]
Nel comunicato dei giudici amministrativi è riportato quanto segue: “Il Tar del Lazio, con sentenza n. 10445 del 20 ottobre, ha deciso il ricorso presentato dai promotori del referendum costituzionale Loredana De Petris e Rocco Crimi e dagli Avv. Giuseppe Bozzi e Vincenzo Palumbo, con il quale è stata contestata la formulazione del quesito referendario da sottoporre al voto degli elettori il 4 dicembre 2016”.
Per il Tar, “La sentenza ritiene che sia le ordinanze dell’Ufficio Centrale per il Referendum sia il decreto presidenziale – nella parte in cui recepisce il quesito - sono espressione di un ruolo di garanzia, nella prospettiva della tutela generale dell’ordinamento, e si caratterizzano per la loro assoluta neutralità, che li sottrae al sindacato giurisdizionale”.
Luigi Cacciatori
Immagine da ilsole24ore.com