Rebibbia, evasione d'altri tempi: segano le sbarre e si calano con le lenzuola. Ricercati due uomini
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ROMA, 12 FEBBRAIO 2014 - Un’evasione d’altri tempi, o meglio ancora da film. È quella che si è verificata ieri sera nel carcere di Rebibbia, a Roma, nella fattispecie nella cosiddetta “terza casa” della struttura penitenziaria.
I protagonisti sono due romani, Giampiero Cuttini, 41 anni, e Sergio Di Palo, di 39, che prima hanno segato le sbarre della propria cella e poi si sono calati dal muro di cinta mediante delle lenzuola legate.
Come tutto ciò sia stato possibile, senza che nessuna delle guardie se ne accorgesse resta inspiegabile, o quasi. «Dalla “terza casa” – dove vengono detenuti i tossicodipendenti a regime di custodia attenuata – nessun detenuto era mai evaso prima» tiene a precisare attraverso una nota la Fns Cisl Lazio.
Le ricerche dei due evasi sono naturalmente in corso e diffuse per tutto il territorio della capitale. Gli investigatori, infatti, credono che i due non si possano essere allontanati di molto. Anche se resta la possibilità che si siano avvalsi dell’aiuto di qualche complice.[MORE]
Sia Giampiero Cattini che Sergio di Palo nel loro “curriculum” presentano reati per rapina, lesioni, furto aggravato, ricettazione e sono condannati entrambi a 4 anni di reclusione.
(Immagine da ilmessaggero.it)
Giovanni Maria Elia