Papa Francesco: dopo il discorso di Mattarella anche l'Angelus dedicato ai giovani
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ROMA – 2 GENNAIO. Nel discorso di fine anno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva evidenziato come il problema principale sul quale la politica dovrà seriamente intervenire nei prossimi anni sia la disoccupazione, in particolare quella giovanile.
Anche il Te Deum, durante la preghiera di ringraziamento di fine anno fatta dal Pontefice nella Basilica Vaticana di San Pietro, ha posto al centro della riflessione i giovani e le problematiche sociali legate alla mancanza di lavoro.
Quasi in risposta alle affermazioni del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che avevano sollevato un polverone di polemiche – “Giovani italiani vanno all’estero? Alcuni meglio non averli tra i piedi” - Bergoglio ha sottolineato che “Abbiamo creato una cultura che, da una parte, idolatra la giovinezza cercando di renderla eterna […] ma, paradossalmente, abbiamo condannato i nostri giovani a non avere uno spazio di reale inserimento, perché lentamente li abbiamo emarginati dalla vita pubblica obbligandoli a emigrare o a mendicare occupazioni che non esistono o che non permettono loro di proiettarsi in un domani. Abbiamo privilegiato la speculazione invece di lavori dignitosi e genuini che permettano loro di essere protagonisti attivi nella vita della nostra società”.
Papa Francesco ha aggiunto: “Ci aspettiamo da loro ed esigiamo che siano fermento di futuro ma li discriminiamo e li ‘condanniamo’ a bussare a porte che per lo più rimangono chiuse”. Concludendo, infine: “Non priviamoci della forza delle loro mani, delle loro menti, delle loro capacità di profetizzare i sogni dei loro anziani. Se vogliamo puntare a un futuro che sia degno di loro, potremo raggiungerlo solo scommettendo su una vera inclusione: quella che dà il lavoro dignitoso, libero, creativo, partecipativo e solidale”.[MORE]
Carlo Giontella
Immagine da papaboys.org