Ndrangheta: estorcono terreno a imprenditore, arrestati padre e figlio
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CATANZARO, 31 GEN - Personale della Squadra mobile di Catanzaro ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Aurelio Maurizio Notarianni, di 57 anni, e agli arresti domiciliari nei confronti del figlio Luigi, di 29, per estorsione e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso.
Aurelio Maurizio Notarianni è stato già condannato, nel processo 'Medusa', quale elemento di vertice della cosca "Giampà" di Lamezia Terme.
Dalle indagini coordinate dalla Dda, è emerso è emerso che gli indagati, con minacce esplicite, hanno costretto la vittima a realizzare una vendita fittizia di un appezzamento di terreno a destinazione agricola, con l'intento, poi realizzato, di costruirvi un manufatto da destinare ad abitazione. La vicenda è andata avanti per anni. Già nel 2008, infatti, Aurelio Maurizio Notarianni, in prossimità dell'acquisto del terreno da parte di un imprenditore lametino, si era fatto consegnare 10mila euro a titolo estorsivo, per consentirgli un tranquillo godimento del bene.
Lo scorso anno, poi, padre e figlio, secondo l'accusa, si sono recati più volte nel negozio dell'imprenditore intimandogli di intestare alla compagna di Luigi, parte dell'appezzamento. In attesa della realizzazione dell'atto di compravendita, i due si sarebbero quindi impossessati del terreno iniziando la costruzione di un immobile abusivo.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta del pm della Dda catanzarese Elio Romano, dell'aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore Nicola Gratteri