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PESCARA, 29 LUGLIO 2013 - Un’opera collettiva creata dall’estro di pittori e persone comuni che si incontrano per dar vita ad una nuova forma artistica.
La Stanza del Colore è un opera-progetto ideata e seguita da Anna Seccia, un’iniziativa attiva dal 1994 e che che è stata selezionata dal M.A.C.I.A. tra numerose opere di artisti italiani e stranieri per essere inserita nella mostra “Symphonie de Coleurs II”. Dall’incontro di 16 persone tra pittori professionisti, amatoriali, gente comune e bambini, è nata l’opera “Sinergie di Fragmenta 6?, esposta fino al 31 Luglio a Palazzo Merati d’Audiffret de Greoux.
L’happening si è Svolto il 9 Giugno 2013 all’interno dell’importante cornice della 55ma Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia, garantendo così massimo risalto alle opere di pittura, scultura e fotografia degli artisti selezionati dalla commissione interna al Museo M.A.C.I.A.
La Stanza del Colore è un evento unico ma non irripetibile, volontà dell’ideatrice infatti è presentare l’esperienza all’interno di musei, gallerie, mostre, piazze, coinvolgendo tutti coloro che ne vorranno far parte, sia come pubblico che come partecipanti attivi.
Ma qual’è lo scopo di questa Opera-Progetto?
Creare una forma d’arte nuova, una vera e propria opera collettiva che unisca la musica, il segno empatico, la forma, la luce, l’ombra e dove gli autori siano i protagonisti di questo racconto riversato su tela.
Baipassando le parole attraverso la pittura “connettiva”, in un processo circolare di costruzione e de-costruzione del “fare pittorico”, è possibile perlustrare insieme quello spazio indefinito di interscambio tra dimensione visiva, forme archetipiche e stesura di colore, svelando un racconto di senso comune di memorie, in una progressiva dilatazione della fantasia che, attraverso la fusione di gesti ha prodotto un lavoro, in egual misura, di tutti.
“Nelle sue proposte i partecipanti-artisti-estroiettatori seguono un percorso costituito da diverse fasi attraverso tecniche di global art che portano a vedere e a percepire la realtà attraverso l’arte del sé individuale e collettivo, con il segno e il colore, per creare immagini che promuovono l’integrazione tra la dimensione sensoriale–corporea dell’esperienza e quella mentale.” M Pasqualone
La particolarità della proposta di Anna Seccia sta nel prevedere la partecipazione sia di artisti professionisti, che di persone senza nessuna esperienza pittorica, indipendentemente dall’età, finanche bambini, e questo è indubbiamente una singolarità che sta a dimostrare quanto l’arte sia portatrice sana di valori quando sconfina nella bellezza profonda della condivisione.
(notizia segnalata da stefano Gallon)
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