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01 FEBBRAIO 2014 - Frutta e Latte nelle scuole. Lo “Sportello dei Diritti” aderisce e rilancia la campagna UE per un’alimentazione più sana Ieri 30 gennaio, il Commissario Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Dacian Ciolos, ha presenta la proposta della Commissione mirata a riunire in un quadro comune due distinti programmi per le scuole, “Frutta nelle scuole” e “Latte nelle scuole”.
A fronte del calo dei consumi di tali prodotti tra i bambini, l’obiettivo della proposta è affrontare con maggiore decisione il problema della cattiva alimentazione, rafforzare la dimensione educativa dei programmi e contribuire alla lotta contro l’obesità. Con lo slogan “Mangiare bene per stare bene”, il programma darà maggiore rilievo all’educazione all’alimentazione sana, alle questioni ambientali, all’agricoltura, e alla vasta gamma di prodotti agricoli disponibili, rafforzando nel contempo il filo diretto tra le aziende agricole e il mondo della scuola.
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Rafforzerà inoltre il legame tra la comunità agricola e l’ambiente scolastico. Come già previsto nell’accordo dell’anno scorso sulla spesa futura dell’UE, il nuovo programma, una volta approvato, avrà una dotazione di 230 milioni di euro per anno scolastico (150 milioni di euro per gli ortofrutticoli e 80 milioni di euro per il latte). Nel bilancio 2014 la dotazione era di 197 milioni di euro (122 milioni di euro e 75 milioni di euro rispettivamente).
La proposta, che sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio, si basa sui dati emersi dalle relazioni di valutazione e sulla consultazione pubblica che si è svolta nel 2013 nell’ambito del processo di valutazione d’impatto. Il programma “Latte nelle scuole” è stato istituito nel 1977 e il programma “Frutta nelle scuole” nel 2009. Ne beneficiano quasi 30 milioni di bambini ogni anno (oltre 20 milioni per il primo e 8,5 milioni per il secondo).
Nella maggior parte dei paesi UE il consumo di frutta e verdura tra i bambini è in diminuzione e rimane al di sotto dell’apporto giornaliero raccomandato. Cala anche il consumo di latte alimentare, mentre i bambini si orientano sempre più verso prodotti altamente trasformati.
Sovrappeso e obesità sono preoccupazioni reali: nel 2010 l’OMS ha stimato che nell’UE circa 1 bambino su 3 nella fascia di età tra i 6 e i 9 anni è sovrappeso o obeso. Questa tendenza è in rapido aumento, considerato che nel 2008 la stima era di 1 bambino su 4.
Sono dati che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non si possono ignorare. Ecco perché, come associazione che da anni si occupa anche di tali problemi, per tali ragioni non possiamo non aderire e rilanciare anche in Italia la campagna lanciata dall’UE, con l’augurio che anche il nostro governo dimostri analoga sensibilità come quella delle istituzioni comunitarie.
(notizia segnalata da giovanni d'agata)