Football Americano: il coach Degrassi presenta il Mondiale dell'Italia
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ROMA, 25 AGOSTO 2014 - Prosegue il conto alla rovescia per i campionati del mondo di flag football, che saranno organizzati a Grosseto dal 10 al 12 settembre. Il fatto che si disputino in Italia ha aperto le porte anche alla partecipazione della Nazionale femminile. Ne ha parlato l’head coach delle azzurre Michele Degrassi in un’intervista rilasciata al sito www.le100yard.it.
“Per noi è una gioia rientrare in una competizione che non ci doveva vedere partecipi – dichiara il coach - Dall’altro punto di vista, c’è un po’ di agitazione per il fatto di dover preparare un Mondiale in meno di un mese, con appena due raduni regionali e l’impossibilità di mettere insieme il team fino a poco prima della manifestazione. Stiamo facendo i salti mortali perché la voglia di difendere i colori del paese è sempre molto grande. Abbiamo organizzato due raduni. Il primo si è svolto lo scorso fine settimana (16-17 Agosto) a Trieste con le atlete del nord Italia; il secondo a Palermo con le atlete siciliane perché, in verità, la realtà del flag femminile è un po’ strana: ci sono tre team qui in Sicilia e tre team al nord, con precisione a Trieste, Parma e Arona. Per questa ragione, da un punto di vista geografico, non c’era la possibilità di far viaggiare le atlete in aereo per fare un raduno tutti assieme. L’attacco è formato da giocatrici siciliane. Da Parma è scesa la nostra QB, Carolina Sgroi, proprio per provare gli schemi con quelle che saranno le sue compagne”
[MORE]L’esperienza di Degrassi è tanta. “Da quando la flag, sia maschile che femminile, è stata coinvolta in manifestazioni internazionali, ovvero dal 2004 in poi, io ho partecipato a tutti gli eventi, meno uno”. Quindi, dove può arrivare l’Italia? “Parlando della squadra, in Svezia, nel 2012, abbiamo lasciato alle nostre spalle solo due squadre. Il primo e più importante traguardo sarebbe quello di migliorare questo risultato. Quest’anno le squadre saranno tantissime e molte di queste sono davvero forti. Saranno avversari estremamente stimolanti che, proprio per il fatto di essere più favorite di noi sulla carta, aumenterebbero il valore di una medaglia, il vero obiettivo di una competizione come questa”.
Coach Degrassi ha fatto anche il punto sul movimento italiano: “Nel 2007, quando ci furono gli Europei di Flag maschile a Sestole, il movimento femminile ancora non esisteva. Feci la scommessa che, prima o poi, sarei riuscito a metterlo in piedi. Nel 2011, ci fu la prima nazionale di flag femminile, il tutto quando ancora non esisteva un campionato italiano vero e proprio. Sono racconti un po’ pionieristici. Quella volta avevamo a disposizione solo 11 atlete e fummo costretti a prendere la dodicesima da una squadra femminile di rugby per completare il roster. La realtà era quella che era, e di giocatrici non ce n’erano. L’anno successivo, cioè il 2012, ci fu il primo campionato italiano di flag femminile che si svolse in una sola giornata. L’anno scorso, per la prima volta, c’è stato un campionato su più giornate che ha visto coinvolte 6 squadre. Siamo minuscoli rispetto all’emisfero del flag mondiale e probabilmente, da questo punto di vista, forse siamo gli ultimi. Ciò che più conta, però, è che il movimento si sta espandendo con grande entusiasmo, sia da parte dei dirigenti, che sono fondamentali perché questo processo sia produttivo, sia da parte delle ragazze. Se mi chiedi un momento in cui il movimento potrà pareggiarsi a quello delle altre realtà europee, dico che succederà quando questo sport riuscirà ad entrare nelle scuole. Questo Mondiale è una grande occasione per il movimento. In questo senso va fatto un plauso a FIDAF che è riuscita ad organizzare un Mondiale in così poco tempo. Per tutti i giocatori di Flag Football sarà l’occasione di venire a Grosseto per vedere l’eccellenza del flag football a livello mondiale. È uno spettacolo di sport incredibile! Chissà quando i Mondiali ricapiteranno in Italia”.
Luca Pelosi Ufficio Stampa FIDAF