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BARI, 19 SETTEMBRE 2013 - Sul sito web della Regione Puglia è stato pubblicato il seguente comunicato:
“A più riprese torna sulla stampa il tema Contrada Martucci senza però che si faccia l'opportuna chiarezza sulla vicenda. Si parla di Contrada Martucci come se fosse un sito unico, senza distinzione tra la vecchia discarica di proprietà privata e l'impianto complesso, bene pubblico affidato in concessione, recentemente entrato in esercizio. La discarica è oggetto di accertamenti per problematiche connesse alla salubrità dell'ambiente mentre l'impianto complesso è attualmente sotto sequestro per accertare eventuali frodi in fase di realizzazione. Siamo contenti che il Ministero si costituisca parte civile nel procedimento che riguarda Contrada Martucci: noi come Regione siamo già costituiti in giudizio e stiamo seguendo l'evolversi della vicenda, partecipando con i nostri consulenti alle attività dell’incidente probatorio. Non siamo certamente inerti”.
A dichiararlo l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro. “In relazione alla vecchia discarica va chiarito che la Regione ha perfezionato gli adempimenti di propria competenza nel 2011 e che la gestione post-mortem dell'impianto è in capo ad altri soggetti istituzionali. Qualcuno poi – prosegue Nicastro – è anche andato oltre nell'opera di delegittimazione del lavoro e dell'impegno altrui, cosa che non ha nulla a che fare con la politica. Dicendo di esercitare il proprio mandato, addirittura accusa la Regione di aver autorizzato impianti fotovoltaici a ridosso della vecchia discarica.
Bene – dice l'Assessore – sarebbe bastato fare un giro su internet, sulla pagina del comune di Conversano per sapere che gli impianti fotovoltaici in contrada Martucci sono stati realizzati con Dia (dichiarazione di inizio attività). Una pratica edilizia insomma che si presenta in comune e che nulla a che fare con le competenze regionali”.
“La Regione non è inerte, gli uffici competenti dell'Assessorato all'Ambiente non attendono fatalisticamente il corso degli eventi ma hanno ampiamente valutato e programmato azioni e percorsi per evitare che nei comuni che depositano il proprio Rsu a Conversano si possa determinare una qualche emergenza sul piano della raccolta e del conferimento. Tutto ciò – conclude Nicastro - a prescindere dal lavoro che la magistratura sta svolgendo e dalle risultanze che potrebbero derivarne”.
Fonte: www.regione.puglia.it [MORE]