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ROMA, 06 MAGGIO 2014 - La pistola analizzata nel caso dell'ultrà che ferì tre persone durante la finale di Coppa Italia non ha, a un primo esame, evidenziato tracce sufficienti per collegare direttamente De Santis al fatto. Secondo la polizia scientifica, sarebbero state rinvenute sulla pistola sarebbero solo due, quando dovrebbero essere tre per associare gli spari all'ultrà.
Anche se la comunicazione è arrivata in Procura, non cade l'accusa di tentato omicidio ai danni di tre persone, tra cui un ragazzo operato negli scorsi giorni. Ora la polizia scientifica sta cercando con un secondo esame di trovare le impronte digitali, che potrebbero fare luce sui dettagli oscuri di questa incresciosa vicenda.[MORE]
La questura di Napoli ha già annunciato che, se saranno visti striscioni che incitano alla violenza o magliette riconducibili a fatti di cronaca, la partita contro il Cagliari verrà sospesa e ci sarà il daspo (il divieto di entrare negli stadi) per i responsabili di questi gesti.
Le attività investigative vanno avanti. Nel frattempo, si aggravano le condizioni di Ciro Esposito, il ragazzo colpito più gravemente da quella pistola durante la partita. "Mio figlio ha avuto un altro intervento, gli è stato tagliato un pezzo di colon, insomma la situazione è ancora delicata" spiega la madre all'Ansa.
I legali della famiglia fanno sapere che la sua testimonianza potrebbe essere fondamentale per fare luce su quanto avvenuto quel tragico giorno.
(www.ilmessaggero.it)
Annarita Faggioni