

Cosenza Calcio, ultimo tentativo di Guarascio: “Scende in campo” con la squadra per salvare la stagione
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Cosenza, il patron Guarascio scende in campo: vicinanza alla squadra nel momento più difficile
COSENZA – 22 marzo 2025 – Una presenza silenziosa ma dal forte valore simbolico quella di stamattina al “San Vito - Gigi Marulla”. Eugenio Guarascio, patron del Cosenza Calcio, ha assistito all’allenamento della squadra al fianco di tecnici e calciatori, in un momento cruciale per le sorti del campionato rossoblù. Dopo una stagione in cui si è visto poco,
oggi ha voluto esserci, ribadendo – con i fatti – che la salvezza passa anche da gesti così.
Una scelta non casuale, che arriva a pochi giorni dalla pesante sconfitta nel derby contro il Catanzaro, un 4-0 che ha lasciato il segno non solo sul campo ma anche tra i tifosi, ormai esausti e delusi.
Eppure, da quelle stesse stanze dove si prendono le decisioni più importanti, arriva un segnale di compattezza: "Siamo ancora qui, e vogliamo lottare".
Guarascio e il legame con il Cosenza Calcio
Qualche anno fa, in un’intervista rilasciata al direttore Attilio Sabato sull’emittente TEN, alla domanda se avesse mai pensato di cedere il Cosenza, Guarascio rispose netto: «No, perché è una cosa che mi appartiene».
Parole che oggi tornano con forza, soprattutto dopo la frenata nelle trattative con l’imprenditore Citrigno.
E mentre la piazza continua a domandarsi quale sarà il futuro societario, dalla società arriva un comunicato chiaro: «Esistono trattative in corso per la cessione del club, proseguite nel rispetto della riservatezza e delle normative vigenti.
Ogni passo sarà orientato alla tutela del patrimonio sportivo rappresentato dal Cosenza Calcio».
Il peso delle sconfitte e il dovere di ripartire
Il club ha riconosciuto la delusione profonda dei tifosi, rimarcando come la stessa amarezza sia condivisa anche da squadra, staff e dirigenza.
Tuttavia, l’obiettivo resta quello della salvezza, da conquistare “con il massimo impegno e lucidità” nelle giornate che restano.
I tifosi hanno atteso i calciatori per contestare in forma pacifica.
Al rientro della squadra in città nella serata nel dopo partita, non si sono verificati episodi spiacevoli: al contrario, le contestazioni si sono svolte in maniera composta e civile.
Un segnale chiaro del malcontento, ma espresso nel pieno rispetto dei limiti e senza alcuna forma di violenza.
Una presenza che vale più di mille parole
Guarascio non ha parlato, ma la sua presenza al campo ha parlato per lui. In un ambiente teso e confuso,
il gesto di esserci accanto a chi dovrà lottare sul campo è forse il modo più diretto per dire: "Non abbiamo ancora mollato".
E se la stagione ha preso una piega complicata, il calcio ha insegnato più volte che i verdetti si scrivono sul campo, spesso all’ultimo minuto.
La strada è in salita, ma la battaglia per la permanenza resta aperta.
E Guarascio, stavolta, ha deciso di metterci la faccia.