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SIMFEROPOLI, 27 NOVEMBRE – In Crimea è stato disposto l’arresto fino al 25 gennaio 2019 di 2 marinai della Marina militare ucraina per aver attraversato illegalmente il confine russo con l’uso e la minaccia di usare violenza, violando coì le norme internazionali, per i restanti marinai l’udienza è ancora in corso.
Lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev sulla responsabilità dell’incidente nello stretto di Kerch nel Mar Nero non si ferma; per la Russia le navi ucraine sono entrate su esplicita istruzione di Kiev che aveva posto 2 agenti dei servizi di sicurezza ucraini a bordo per coordinare la provocazione.
Per Mosca inoltre, l’imposizione della legge marziale in Ucraina è un pericolo per tutto il sud- est del Paese che alimenta il rischio di una escalation del conflitto.
Nel frattempo l’Unione Europea valuta nuove sanzioni per la Russia ed invita le parti alla “massima moderazione per un allentamento della tensione”, la preoccupazione si fa sentire.
Anche il ministro degli Esteri ha commentato la vicenda in qualità di presidente di turno dell’Osce ( Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa): “Quelle tra Ucraina e Russia sono situazioni complesse, l’appello che abbiamo fatto formalmente ai due Paesi e di risolverle in modo pacifico”.
Ludovica Portelli