Catanzaro: Il vescovo di Locri-Gerace, Mons. Morosini, incontra i giovani dell' Ateneo
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Catanzaro: Il vescovo di Locri-Gerace, Mons. Morosini, incontra i giovani dell' Ateneo

domenica 6 novembre, 2011

CATANZARO, 6 NOV. 2011 -E’ stato Mons.Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Locri-Gerace, incaricato della pastorale giovanile in Calabria, ad inaugurare all’ Università Magna Graecia di Catanzaro il ciclo d’ incontri dal titolo “Sapienza e speranza” promosso dalla Cappellania universitaria dell’ Ateneo, per il nuovo anno accademico. A fare gli onori di casa, alla presenza di centinaia di giovani, è stato il cappellano Don Domenico Concolino che nel discorso introduttivo è entrato nel merito dell’ iniziativa.[MORE]


«Il proposito che ha spinto a dar vita all’ iniziativa- ha affermato Don Concolino- è mosso dalla speranza di infondere un cuore sapiente anche in un ambiente universitario».


L’idea di università – ha spiegato Don Domenico Concolino – è profondamente legata all’idea di sapienza come ricerca e trasmissione di un sapere amico dell’uomo. Se guardiamo alla genesi storica della nascita dell’università come evoluzione delle scuole cattedrali e degli studia generali nel medioevo troviamo una conferma di questa amicizia.


Rileggendo un passo tratto dal libro della Sapienza, Don Concolino ha poi affermato come la sapienza non equivale alla scienza, bensì è la luce che dall’alto illumina e che con la sua forza disvelatrice mostra la verità ultima delle cose e dell’uomo. La scienza, nella sua moderna accezione, entra così a far parte del mistero della sapienza che discende da Dio: sono due entità in dialogo tra di loro e mai in conflitto”.


Mons. Morosini , dopo aver espresso la propria personale gioia nell’ avviare questi incontri, ha offerto una rilettura dei discorsi pronunciati da Papa Benedetto XVI nella visita in terra di Calabria nella consapevolezza che: dalle sue parole è necessario ripartire per intraprendere nuovi cammini.Il presule, partendo dai discorsi del Pontefice, ha donato una duplice chiave di lettura: teologica e sociale.Che cos’è la fede? Da questo interrogativo è partito il Vescovo Morosini per spiegare l’inscindibilità dell’ unione tra Dio e l’ uomo. « La fede -ha infatti affermato- è una chiamata da parte di Dio alla quale bisogna rispondere.
 

L’ uomo è una chiamata, la vita è una vocazione e la prima chiamata è quella dell’esistenza. La fede accolta con cuore puro aiuta a vivere la vita, perché ne dà un senso». Soffermandosi poi sulle parole proferite da Sua Santità alla Certosa di Serra San Bruno il presule, delineandone la semplicità, ne ha colto la bellezza e la ricchezza. Sua Santità attraverso l’esempio della vita monacale ha esortato ciascuno di noi ad instaurare con Dio un’ intima comunione.


«Perché si realizzi questa intima comunione è necessaria però – ha spiegato il Vescovo Morosini – l’ ascesi di cui, forma straordinaria, è il silenzio.
«Il progresso tecnico – come ha sottolineato il Papa- ha reso la quotidianità più confortevole ma, allo stesso tempo, più concitata e più convulsa, rendendoci incapaci di entrare dentro noi stessi. Negli ultimi decenni poi la diffusione dei nuovi media ha innalzato la virtualità annichilendo la realtà delle cose».
«Queste parole- ha detto il presule- fanno ben intravedere il rischio di una mutazione antropologica: non si è più capaci, infatti, di stare in silenzio e solitudine».


Nella parte conclusiva del suo discorso, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, ha invece offerto una chiave di lettura sociale delle parole del Santo Padre. «In una terra “sismica” – così come definita dal Papa Benedetto XVI – dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti e dove si ha la percezione di una terra in continua emergenza è necessario mantenere viva la fiducia in se stessi, senza mai cedere al pessimismo e al ripiegamento egoistico su se stessi, prendendosi cura degli altri e di ogni bene pubblico, con perseveranza . Questa fede dobbiamo noi acquisire per diventarne testimoni e portarla nelle diverse realtà della società calabrese. Solo così attorno a noi un mondo cambierà, ha concluso il presule.”

Gli incontri, a cadenza periodica, si svolgeranno nell’ Ateneo Magna Graecia della città capoluogo ed in alcune chiese della Diocesi di Catanzaro-Squillace

Per ulteriori informazioni sulle iniziative e le attività della Cappellania Universitaria per il nuovo anno accademico è possibile scrivere all’indirizzo mail : [email protected] 

 


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