

Catanzaro calcio, una stagione caratterizzata dai tanti infortuni
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I problemi di natura fisica che hanno interessato diversi elementi della rosa hanno contribuito a rallentare il cammino del Catanzaro
Dove sarebbe stato il Catanzaro se non fosse stato falcidiato dai tanti infortuni? E’ una domanda che ci si pone spesso nei salotti dei vari format web e programmi TV oltre che nei bar e nell’intero ambiente giallorosso.
Quello degli infortuni è stato purtroppo un grosso handicap che ha, in parte, rallentato il cammino delle aquile.
I molteplici guai muscolari di varia natura che hanno interessato il più delle volte, purtroppo, gli stessi elementi della rosa sono da considerare un’autentica maledizione per questi giocatori che non hanno potuto dimostrare tutte le loro potenzialità.
I vari Compagnon, Buso, D’Alessandro, La Mantia sono coloro che più di altri hanno avuto problemi fisici che a più riprese nel corso della stagione li hanno costretti a star fermi.
Quale la causa di tali infortuni?
La loro struttura fisica, per alcuni di loro l’età non più giovanissima, la preparazione atletica che evidentemente il loro fisico è propenso a sopportare meno rispetto ai compagni?
Forse un po’ tutto questo, fatto sta che senza i frequenti infortuni il Catanzaro avrebbe avuto certamente una classifica ancora migliore di quella attuale.
Certo, non esiste la controprova e niente è da dare per scontato ma crediamo che con l’organico al completo o comunque con un minor tempo di sosta forzata per diversi elementi della rosa la squadra si sarebbe espressa ancora meglio.
Andiamo ad analizzare le singole situazioni.
Situm è stato fermo nella prima parte di stagione e non esiste in rosa un sostituto con le sue stesse caratteristiche.
Buso ha da subito avuto problemi fisici che nel corso della stagione lo hanno costretto a star fermo per diverso tempo senza aver potuto esprimere le qualità tecniche di cui è dotato e per le quali il Catanzaro ha deciso di acquistarlo.
Stesso discorso vale per Compagnon che ha giocato solo a sprazzi ma le sue doti tecnico-tattiche sono indubbie.
D’Alessandro e La Mantia sono arrivati l’ultimo giorno di calciomercato ma le loro condizioni erano già deficitarie. Il loro contributo in termini di esperienza è stato molto parziale proprio per gli infortuni che hanno avuto a più riprese. Per loro l’handicap maggiore è senza dubbio legato all’età non più giovane.
Antonini ha avuto anche lui problemi muscolari che, dopo la prima parte di stagione, lo hanno costretto allo stop per poi rientrare a stagione ampiamente in corso.
Non teniamo conto in questa nostra analisi degli infortuni di “routine” che a rotazione hanno avuto altri elementi in quanto ovviamente non fanno testo in quanto rientrano nella normalità delle cose nel corso di una stagione calcistica.
Nonostante quindi le tante avversità il Catanzaro occupa a pieno merito al quinto posto e non certo per il basso livello del campionato come qualcuno si ostina a pensare.
E se i su citati elementi riuscissero ad essere integri e pienamente efficienti in ottica play off?
E’ l’auspicio di tutto il popolo giallorosso in quanto con la rosa al completo il Catanzaro potrà veramente essere la “mina vagante” dei play off e che tutti vorranno evitare di incontrare…almeno fino alla finale che ci auguriamo di poter raggiungere. E’ lecito sognare.
Foto US Catanzaro 1929
Maurizio Martino