Caserta: rifiuti tossici provenienti dal Nord venivano spacciati per concime
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CASERTA, 29 OTTOBRE 2012 - Elio Roma, imprenditore, è accusato dalle autorità per aver trasformato un terreno agricolo in una discarica abusiva di rifiuti industriali tossici. Molti di questi, secondo la Squadra Mobile di Caserta, provenivano anche dal Nord Italia.
Gli inquirenti sospettano che l'uomo sia legato al clan dei Casalesi ed è indagato insieme a Nicola Mariniello, sessantunenne a cui, nel mese di Maggio, vennero sequestrati 20.000 metri quadrati di terreno divenuto, anch'esso, discarica abusiva di rifiuti tossici.[MORE]
Il figlio di Elio Roma è proprietario della società RFG, la quale avrebbe dovuto gestire i rifiuti tossici, ma questi erano, invece, spacciati per concime e fertilizzante e dunque diffusi nei terreni agricoli di Caserta e dintorni. Alcuni dei contadini ne erano ignari, mentre altri sembra abbiano ricevuto compensi per smistare parte dei rifiuti nei propri terreni.
Le accuse per Roma e Mariniello sono quelle di gestione di rifiuti non autorizzata, attività organizzata per traffici illeciti e disastro ambientale. Inoltre, vi è l'aggravante secondo cui l'attività messa in piedi dai due, avrebbe agevolato il gruppo Bidognetti del clan dei Casalesi.
La Procura Antimafia di Napoli sta collaborando alle indagini ed ha rilevato l'elevato livello di contaminazione delle sostanze nocive presenti nei rifiuti, in particolar modo, sono allarmanti i livelli di arsenico, stagno, idrocarburi e cadmio.
Alessia Malachiti