Berlusconi: il self made man ormai in declino
Editoriale Lombardia

Berlusconi: il self made man ormai in declino

venerdì 23 settembre, 2011

Milano, 23 Settembre 2011 - Bisognerebbe spiegare a tutta la compagnia di apprendisti trombettieri del Cavaliere che esiste un collegamento stretto e diretto tra l’immagine del Premier e il conseguente crollo del mercato italiano e dell’impennata dello spread. [MORE]

Troppo spesso ci si dimentica che Berlusconi è, di fatto, il proprietario e il simbolo di Mediaset e Fininvest, le sue principali e corpose società. Queste due multinazionali sono ovviamente quotate in borsa. È curioso osservare che, solo nell’ultimo anno, i titoli Mediaset e Fininvest abbiano perso circa il 60% del proprio valore contro il 30% della totale Piazza Affari.

Probabilmente si potrebbe pensare che queste cifre non siano realmente indicative e che, come al solito, si tratta di un complotto nel tentativo di screditare le istituzioni e la persona di Silvio Berlusconi. In realtà, dati alla mano, possiamo tranquillamente osservare come nel lontanissimo 2006 i titoli delle aziende principali del Cavaliere viaggiavano intorno ai 9-10 euro. Da quel 14 Dicembre 2010, giorno del tentativo di spallata al Governo miseramente fallito, le sorti politiche del premier hanno cominciato a scricchiolare drammaticamente fino alla surreale situazione che stiamo vivendo tutt’oggi.

Il 14 Dicembre 2010 il valore complessivo delle azioni Mediaset detenute da Berlusconi valevano complessivamente poco più di 2 Mld di euro. Ieri il valore del singolo titolo segnava poco più di due euro e, complessivamente, dava al Cavaliere l’ammontare totale di circa 995 milioni di euro. Un crollo verticale. Nonostante tutto, seguendo le intercettazioni, il crollo delle borse e la perdita di valore del pacchetto azionario del nostro premier non sembra tangere minimamente il suo stile di vita principesco.

Forse non sta a noi giudicare come un uomo spende i propri soldi. Sarebbe di buon auspicio vedere i nostri politici condurre stili di vita maggiormente morigerati e trasparenti in modo da indurre i cittadini a fidarsi in un momento di crisi economica e sociale come questo.
Renderebbe omaggio al vero giornalismo veder sbattere sotto il naso dei vari Gasparri, Cicchitto, Quagliariello questi dati e chiedere loro se anche il crollo delle aziende del Cavaliere sia da imputare a qualunque fattore esterno non sia direttamente collegabile al proprio capo.
In realtà potremmo riassumere il tutto come B. che ha perso il fattore C e ci ha fatto perdere la serie A.
 

Leandro Solimene


Autore
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