Ue: "Cinque giorni per intesa o Grexit".Tsipras a Strasburgo: "Soldi per Atene andati alle banche"
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BRUXELLES, 08 LUGLIO 2015 - Ultimatum dei leader dell’Unione europea alla Grecia: cinque giorni per trovare un accordo, oppure Atene andrà in contro al fallimento e all’uscita dell’eurozona. I capi di Stato e di governo, riuniti ieri a Bruxelles, scelgono di utilizzare toni duri contro la Grecia, senza però chiudere la porta a un accordo, a patto che contenga impegni concreti per le riforme in cambio di nuovi finanziamenti per evitare la dolorosissima Grexit: “Finora non ho mai parlato di scadenze, ma oggi dico che abbiamo solamente cinque giorni per trovare un accordo finale che sia forte e chiaro. Il termine è alla fine di questa settimana”, ha riassunto il presidente dell’Eurogruppo Donald Tusk, che per domenica prossima ha annunciato la convocazione del vertice decisivo per il destino di Atene, questa volta con la presenza di tutti e 28 gli Stati dell’Ue, che dovranno anche valutare tutte le conseguenze di una possibile Grexit sull’Unione europea. [MORE]
La fiducia di Alexis Tsipras. Il premier ellenico cerca di rassicurare i partner europei e i creditori internazionali: la nuova proposta del governo greco, ha spiegato di fronte al Parlamento europeo di Strasburgo riunito in seduta comune "arriverà tra due-tre giorni e include riforme credibili". Il 'no' del popolo greco al referendum sul piano dei creditori "non e' stata una scelta di spaccatura con l'Europa", ma un segnale della "volonta' di tornare ai valori che stanno alla base dell'Ue", ha aggiunto Tsipras. Che tuttavia non risparmia critiche all'Europa e attacca: “I soldi dati alla Grecia non hanno mai raqgiunto il popolo, i soldi sono stati dati per salvare le banche europee e greche. La mia patria si è trasformata in un laboratorio sperimentale di austerità, ma l'esperimento non ha avuto successo".
Per questo, "Rivendichiamo un accordo con i nostri alleati che ci porti direttamente fuori dalla crisi, che faccia vedere la luce a fine del tunnel". Nel dettaglio, il nuovo piano conterrebbe una richiesta per una copertura finanziaria capace di mettere in sicurezza i conti del Paese nel medio e lungo periodo e un programma di investimenti per affrontare il problema della disoccupazione, più una serie di ipotesi sulla ristrutturazione del debito. "Ci sono distorsioni del passato che devono essere superate, come la questione delle pensioni. Vogliamo abolire le pensioni baby in un Paese che si trova in una situazione disastrosa. Servono le riforme, ma vogliamo tenerci il criterio di scelta su come suddividere il peso", ha spiegato il premier.
Il momento più critico nella storia dell’Unione europea. I partner europei, tuttavia non sembrano condividere dopo settimane di sfiancanti trattative l’ottimismo del governo ellenico: “La situazione è molto pericolosa e incerta”, mette in chiaro la cancelliera tedesca Angela Merkel. Gli fa eco il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk: “Siamo nel momento più drammatico della nostra storia” . E il presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker parla addirittura di un piano di aiuti umanitari pronto nel caso non fosse possibile mantenere Atene all’interno dell’Eurozona. Anche dai leader dei partiti socialisti europei le aperture sono minime: il presidente francese Hollande non vede altre soluzioni della Grexit in caso di fallimento del summit di domenica, mentre il presidente del Consiglio italiano precisa che “adesso la palla è nel campo del governo greco”, ma “il clima non è migliorato dopo il referendum greco” e, anzi, non vede “alcun spazio per discutere in modo strategico di debito”, ha spiegato riferendosi alle richieste di ristrutturazione fatte da Atene.
Tiziano Rugi