Stazione Spaziale Paolo Nespoli, f aremo rivivere sogno Gagarin
Scienza & Tecnologia Lazio

Stazione Spaziale Paolo Nespoli, f aremo rivivere sogno Gagarin

lunedì 4 aprile, 2011

ROMA 04 APRILE 2011 - Rivive sulla Stazione Spaziale Internazionale il sogno che il 12 aprile 1961 ha portato il primo uomo nello spazio. ''Quella del volo di Yuri Gagarin e' una data importante per tutta l'umanita''', ha detto l'astronauta Paolo Nespoli, che festeggera' tra le stelle i 50 anni dal primo volo umano nello spazio. ''50 anni fa il primo essere umano e' uscito dall'atmosfera e ci ha dimostrato che era possibile fare una cosa fino a quel momento considerata impossibile'', ha detto l'astronauta [MORE]dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) nel collegamento con la Stazione Spaziale organizzato centro dell'Esa in Italia, a Frascati (Roma), l'Esrin. Il 12 aprile ''in Russia sara' festa grande'', ha detto ancora Nespoli, e sulla stazione orbitale c'e' gia' un programma intenso di collegamenti con la Terra. ''Da qui - ha detto - continuiamo a far rivivere il sogno di Gagarin e dimostriamo che se 50 anni fa stare in orbita per poco piu' di 100 minuti era stato un grande passo, oggi e' possibile restarci per oltre sei mesi. La Stazione Spaziale - ha aggiunto - e' diventata una casa. Certamente adesso lo e' ancora per pochi, ma spero che presto possano essere in molti ad avere la possibilita' di venire quassu' a lavorare in assenza di gravita'''. Lavorare nello spazio vuol dire solo tecnologia: ''questo e' anche un palco rialzato per far vedere ai giovani che ci si puo' impegnare e sentirsi realizzati anche in cose che, come la scienza, a volte sembrano ostiche''. Vivere senza gravita' e' ''diventente'', perfino ''esilarante'' e guardare la Terra dalla grande finestra della Stazione Spaziale, la Cupola, significa vederla sotto un aspetto davvero particolare.

''All'inizio - ha proseguito - era difficile capire dove fossimo, adesso invece nazioni e citta' si riconoscono a colpo d'occhio. Si passa rapidamente dall'estate all'inverno dal deserto all'oceano, alla foresta amazzonica e la Terra e' sempre bella e fragile''. La vide cosi' molto probabilmente anche Gagarin, nel suo volo di 108 minuti. Ma certamente 50 anni fa le cose erano molto diverse: ''Gagarin ha avuto un grande coraggio. Ancora oggi andare nello spazio e' un'impresa, ma allora significava andare verso l'ignoto, dove non era mai andato nessuno'', ha detto Nespoli. ''Deve essere stata una sensazione molto forte e intensa. Sicuramente Gagarin ha aperto una nuova pagina di storia - ha concluso l'astronauta dell'Esa - e dobbiamo rendergli omaggio''.

NOSTALGIA SAPORI, PROFUMI E... FORMICHE - Divertente: per l'astronauta Paolo Nespoli non c'e' aggettivo migliore per descrivere la vita in assenza di gravita'. Di qualcosa pero' sente la mancanza: primi fra tutti una vita sociale, cibi freschi e perfino le formiche. ''L'altro giorno ho pensato per un attimo di averne vista una, ma sapevo che era impossibile e ho guadato meglio: era solo una briciola di cibo'', ha detto l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) nel collegamento con la Stazione Spaziale organizzato dal centro dell'Esa in Italia (Esrin) a Frascati (Roma). ''Mi sto divertendo, l'assenza di peso e' esilarante e mi piace molto vedere la Terra da qui'', ha detto ancora Nespoli. Della vita sulla Terra, ha aggiunto, ''mi mancano il contatto sociale, il cibo fresco, sentire profumi e sapori''. Il bilancio dei primi 4 mesi in orbita e' senza dubbio positivo: ''non mi pare che sia passato tanto tempo. Il lavoro e' intenso e il tempo passa velocemente. I rapporti con gli altri membri dell'equipaggio sono molto buoni, anche se i russi stanno nella parte russa della Stazione Spaziale, ma solo perche' hanno di la' i loro esperimenti. Va tutto bene e sicuramente la preparazione fatta in tanti anni ci sta aiutando a conoscerci meglio fra noi e a conoscere anche noi stessi''. Il lavoro e' comunque il primo pensiero: ''l'attivita' qui e' complessa e serrata. Aspetto con ansia i colleghi della Expedition 27 e il prossimo volo dello shuttle, che arrivera' a fine mese e che portera' sulla Stazione Spaziale uno strumento straordinario come l'Ams'', ha detto riferendosi al cacciatore di antimateria frutto di una colossale collaborazione internazionale alla quale l'Italia partecipa con Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). ''Con lo shuttle - ha concluso - arrivera' anche Roberto Vittori, cosi' saremo due italiani in orbita''.

DA TSUKUBA NON RISPOSE NESSUNO - Il terremoto e lo tsunami che l'11 marzo scorso hanno travolto il Giappone si sono fatti sentire sulla Stazione Spaziale Internazionale con il silenzio assoluto del centro dell'Agenzia spaziale giapponese Jaxa, che si trova a Tsukuba, la cittadella giapponese della scienza sulla costa del Pacifico. ''Quando la mattina abbiamo chiamato Tsukuba e non ci ha risposto nessuno non sapevamo che cosa pensare, poi il centro di controllo della Nasa a Houston ci ha detto dello tsunami'', ha raccontato l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Paolo Nespoli, nel collegamento organizzato centro dell'Esa in Italia, a Frascati (Roma), l'Esrin. ''I giorni successivi allo tsunami sono stati caotici nelle comunicazioni, finche' il centro di Houston non e' subentrato a Tsukuba'', ha detto ancora Nespoli. Difficile anche riuscire a riprendere nelle foto il disastro del Giappone: ''da qui abbiamo provato a fare delle foto, ma siamo troppo lontani per riuscire vedere i dettagli, e' come osservare in un microscopio''. A circa 400 chilometri dalla Terra non e' stato pero' difficile avere un'idea del dramma: ''mi e' dispiaciuto molto pr i giapponesi, ma e' anche vero che queste cose fanno parte della vita e vanno gestite''.
(Ansa).


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