Rischio leucemia nei piccoli, figli di padri fumatori
Salute Lazio Roma

Rischio leucemia nei piccoli, figli di padri fumatori

venerdì 16 dicembre, 2011

MILANO, 16 DICEMBRE 2011 - Un'altra freccia all'arco della guerra contro il fumo, e contro la leucemia: se il padre fuma al momento del concepimento, il bambino ha il 15% di probabilità in più di contrarre la leucemia. Il legame tra il fumo dei genitori e il rischio di leucemia infantile linfoblastica acuta (ALL) è stato studiato in una ricerca australiana basata su un campione di popolazione che includeva 388 casi di LLA di età inferiore ai 15 anni, reclutati tra 2003 al 2006.[MORE]

I ricercatori hanno preso in considerazione 388 famiglie di bambini colpiti dalla LLA mettendole a confronto con 868 famiglie con bambini sani e della stessa età. Uno dei criteri adottati è stato quello di rilevare le abitudini al fumo dei genitori. Lo studio, pubblicato sul Journal of Epidemiology, ha rilevato che ad essere dannoso è il fumo paterno, mentre quello della madre risulta non aumentare i fattori di rischio del concepito.

Certamente dipende dalla quantità di sigarette, ma basti pensare che un padre, che nel periodo del concepimento fuma oltre le 20 sigarette al giorno, secondo lo studio espone il futuro figlio ad un rischio maggiore del 44% di contrarre una leucemia infantile. Per i ricercatori gli uomini che stanno mettendo in cantiere una famiglia dovrebbero trovare anche in queste evidenze un’ulteriore motivazione per smettere. Se non altro per il bene dei loro figli.

 

Caterina Gatti


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