Riflessioni dell'Mcl di Catanzaro sulla questione femminile in occasione della giornata della donna
Politica Calabria

Riflessioni dell'Mcl di Catanzaro sulla questione femminile in occasione della giornata della donna

martedì 6 marzo, 2012

CATANZARO 6 MARZO 2012 - Il Movimento Cristiano Lavoratori di Catanzaro (MCL), presieduto da Silvestro Giacoppo, ha voluto dare contenuto sociale alla ricorrenza della giornata della donna: la dirigente per le Pari Opportunità, Anna Rotundo (in foto con Silvestro Giacoppo), ha infatti richiamato l’attenzione del Movimento, di cui fa parte anche l’ A.GE.V, ad una disamina attenta e propositiva della situazione delle donne lavoratrici e socialmente impegnate, anche in relazione al recente appello di Papa Benedetto XVI affinchè il ruolo femminile sia meglio valorizzato in ogni ambito della vita sociale. In tal senso,

Rotundo ricorda come i dati statistici di Bankitalia continuino a confermare che i paesi in cui le donne sono ben presenti in politica, sono gli stessi in cui le donne lavorano di più, hanno anche più figli, e sono i paesi economicamente e socialmente più avanzati, per cui puntare sulle donne è indispensabile per un vero sviluppo socio-economico.

A tal fine – sottolinea - sono necessarie e non piu’ prorogabili politiche di sostegno alle famiglie e volte a favorire la conciliazione, quali : gli incentivi per la nascita dei figli; la flessibilità degli orari di lavoro; la crescita dei figli in asili nido; gli incentivi alle amministrazioni pubbliche e alle imprese private ad accrescere la quota di personale femminili, soprattutto nelle posizioni dirigenziali; l’interscambiabilità paritaria dei ruoli maschile/femminile nel lavoro di cura di bambini e anziani; i sussidi economici (borse di studio per i figli, microcrediti, gestione del risparmio, piani d’investimento). [MORE]


Diverse sono le iniziative che l’MCL di Catanzaro ha avviato in tale direzione, avendo aderito al Tavolo Regionale per la diffusione della Carta delle Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro.
La Carta è una dichiarazione di intenti, sottoscritta volontariamente da imprese al fine di realizzare un ambiente di lavoro che assicuri a tutti pari opportunità, rimuovendo stereotipi e condizionamenti di genere, e il riconoscimento di potenziale e competenze individuali: ciò non rappresenta soltanto un atto di equità e coesione sociale, ma contribuisce anche alla competitività e al successo dell’impresa, con efficaci programmi di cambiamento, sperimentati con successo dalle imprese impegnate da più tempo in materia.
Sempre in occasione dell’otto marzo, Anna Rotundo annuncia un’iniziativa di cui perfino la BBC ha parlato e che la Consigliera Regionale di Parità intende supportare: “Otto marzo: tre donne, tre strade” con la quale si chiede ai Comuni d’ Italia di impegnarsi a dedicare le prossime tre strade a tre donne, una di rilevanza locale, una nazionale, una straniera.-


A tal fine, Rotundo rende nota la recentissima nascita di un sito internet e di gruppo facebook sulla “Toponomastica femminile”: il gruppo nasce, sotto l'egida di Maria Pia Ercolini, insegnante di geografia di Roma , con l'idea di impostare ricerche, pubblicare dati e fare pressioni su ogni singolo territorio d’Italia affinché strade, piazze, giardini e luoghi urbani in senso lato, siano dedicati alle donne per compensare l'evidente sessismo che caratterizza l'attuale odonomastica (branca della toponomastica: poco più del 2% le vie “al femminile” a Torino e a Roma, meno del 5% a Napoli. Una vera e propria misoginia ambientale, specchio di un'inconscia sottovalutazione del contributo fondamentale che le donne hanno dato nel corso della storia del nostro paese. A questa battaglia per la parità hanno aderito oltre 1.500 donne.


Cartine al tornasole della misoginia ambientale, le targhe stradali d’ogni dove invitano alla riflessione,
perché risultato di scelte politiche e ideologiche ben chiare, che consentono di leggere orientamenti e mode delle rispettive società, da cui deriva un immaginario collettivo di figure illustri esclusivamente maschili. – Come ricercatrice per la provincia di Catanzaro- afferma Rotundo- segnalo nella città capoluogo: totale vie intitolate a maschi: 320; totale via intitolate a donne: 25 (nei 25 nomi femminili sono comprese le varie denominazioni di “Santa Maria del….»).


- Insieme a tutto il gruppo e in particolare alla coordinatrice per la Calabria, Roberta Schenal, chiedo che tutte le Giunte Comunali, sulla scia di qualche buona pratica in corso, correggano la palese discriminazione in atto. L’eccesso maschile danneggia tutti, uomini e donne. Sarebbe bello che per questo Otto marzo le cose andassero un po’ diversamente. Vogliamo la festa ma, di più’, i fatti.-


ANNA ROTUNDO, CONSIGLIERE MCL, DELEGATA STAMPA E PARI OPPORTUNITA’.


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