Guerra. Trump annuncia: “Annientati i siti nucleari iraniani”


Trump: “Annientati i siti nucleari iraniani”. Escalation in Medio Oriente, Teheran risponde con il missile Kheibar Shekan
Washington/Teheran – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato con enfasi che i siti nucleari iraniani sarebbero stati “completamente e totalmente annientati” da un massiccio attacco con bombe anti-bunker e missili Tomahawk.
Tuttavia, a 24 ore dal raid, l’effettivo stato del programma nucleare iraniano resta incerto, e le riserve di uranio arricchito sollevano interrogativi tra esperti e media internazionali.
Secondo funzionari americani, l’uranio arricchito, sufficiente per la produzione di nove o dieci testate nucleari, potrebbe essere stato messo in salvo da Teheran prima dell’attacco.
“Lavoreremo per assicurarci che venga gestito in modo sicuro”, ha affermato il vicepresidente J.D. Vance in un’intervista alla ABC, ribadendo che l’Iran non ha più la capacità tecnica di trasformare quel materiale in armi operative.
Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth e il capo di stato maggiore Dan Caine hanno confermato che i tre siti nucleari colpiti hanno subito gravi danni, ma hanno evitato di adottare il tono trionfalistico del presidente.
Gli analisti ritengono che ci vorranno settimane per valutare con precisione l’efficacia del blitz americano.
Immagini satellitari e analisi militari
Trump, intervenuto sulla piattaforma Truth, ha definito l’operazione “un annientamento totale”.
Le immagini satellitari mostrano effettivamente danni profondi a strutture sotterranee protette da strati di roccia.
“Centro!”, ha esclamato il presidente, riferendosi a uno degli obiettivi principali.
Rinvio al vertice NATO e escalation diplomatica
La Casa Bianca ha annunciato il rinvio della partenza di Trump per il vertice NATO previsto ad Amsterdam, a causa della crescente crisi.
Fonti della West Wing riportano che il presidente partirà solo martedì, dopo una riunione con il Consiglio per la Sicurezza Nazionale.
Intanto, la risposta iraniana non si è fatta attendere.
Teheran ha lanciato per la prima volta il missile balistico Kheibar Shekan contro obiettivi israeliani e ha votato per la chiusura dello strategico Stretto di Hormuz, crocevia per il 20% del traffico mondiale di petrolio e gas.
La Cina attacca: “Violazione della Carta ONU”
Duro l’intervento della Cina.
In un editoriale del Global Times, il governo cinese ha accusato gli Stati Uniti di aver violato il diritto internazionale e minato la sicurezza globale.
“Colpire impianti sotto la tutela dell’AIEA crea un pericoloso precedente”, si legge nell’editoriale, che evoca i disastri di Chernobyl e Fukushima come monito per i possibili rischi nucleari.
Allarme per i cittadini americani all’estero
Il Dipartimento di Stato ha diramato un’allerta globale ai cittadini americani all’estero, invitando alla massima prudenza.
“Il conflitto tra Israele e Iran potrebbe generare manifestazioni ostili e chiusure dello spazio aereo in diverse aree del Medio Oriente”, si legge nel comunicato ufficiale.
Minaccia su basi USA in Iraq e Siria
Il New York Times riporta che milizie filo-iraniane starebbero preparando attacchi contro basi americane in Iraq e Siria, in risposta all’offensiva di Washington.
Per ora non si sono registrate azioni concrete, ma l’intelligence è in stato di massima allerta.
Verso un cambio di regime?
“Se l’attuale regime iraniano non è in grado di rendere l’Iran di nuovo grande… perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? MIGA!”, ha scritto Trump sui social, evocando uno scenario di transizione politica a Teheran.
È la prima volta che il presidente USA lascia intendere esplicitamente un’apertura in tal senso.
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